Fase 2, ecco come funzionano cinema, teatri, sport, chiese e attività per bambini

Indicazioni per ogni tipo di attività nel decreto del presidente del consiglio dei ministri sulle riaperture, che rimanda comunque, per quasi ogni tipologia di settore, a ‘protocolli specifici’ e fa sempre riferimento alle linee guida di Regioni o province

Fase 2, ecco come funzionano cinema, teatri, sport, chiese e attività per bambini

Palestre, piscine, sport e attività all’aperto, chiese, attività ludiche per bambini. Contiene indicazioni per ogni tipo di attività il decreto del presidente del consiglio dei ministri sulle riaperture. Anche se poi, per quasi ogni tipologia di settore, rimanda a ‘protocolli specifici’ che dovranno essere emessi dalle associazioni responsabili (ad esempio le Federazioni sportive) e fa sempre e comunque riferimento alle linee guida delle Regioni o province.

Così accesso bambini in luoghi a uso ricreativo anche chiusi

“A decorrere dal 15 giugno 2020, è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia (in allegato).

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Le Regioni e le Province Autonome, si legge ancora, “possono stabilire una diversa data anticipata o posticipata a condizione che abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali”.

Così attività sportiva e motoria all’aperto

“È consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti”.

Sport al chiuso possibile dal 25 maggio rispettando linee guida

Il dpcm sulle riaperture prevede questo: “L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a decorrere dal 25 maggio 2020″.

“A tali fini- si legge nel testo- sono emanate linee guida a cura dell’Ufficio per lo Sport, sentita la Fmsi, fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle regioni e dalle province autonome, ai sensi dell’art. 1, comma 14 del decreto-legge n. 33 del 2020. Le Regioni e le Province Autonome possono stabilire una diversa data anticipata o posticipata a condizione che abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali anche in settori analoghi”.

Per l’attuazione delle linee guida per le attività sportive saranno “le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate e gli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, nonché le associazioni, le società, i centri e i circoli sportivi, comunque denominati, anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto” ad adottare “per gli ambiti di rispettiva competenza e in osservanza della normativa in materia di previdenza e sicurezza sociale, appositi protocolli attuativi contenenti norme di dettaglio per tutelare la salute degli atleti, dei gestori degli impianti e di tutti coloro che, a qualunque titolo, frequentano i siti in cui si svolgono l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere”.

Concerti e spettacoli all’aperto dal 15 giugno e max 1000 persone

Ecco cosa prevede il dpcm sulle riaperture firmato ieri dal presidente del consiglio: ”Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala“.

“Le regioni e le province autonome possono stabilire una diversa data, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. L’attività degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida di cui all’allegato 9. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi”.

Nei luoghi di culto distanza di almeno 1 metro

“L’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”: è quanto prevede il dpcm sulle riaperture firmato ieri dal presidente del consiglio.

“Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni”.

Così l’apertura dei musei e degli istituti di cultura

“Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”. Lo prevede il dpcm sulle riaperture firmato ieri dal premier.

“Il servizio è organizzato secondo le linee guida di cui all’allegato 10. Le amministrazioni e i soggetti gestori dei musei e degli altri istituti e dei luoghi della cultura possono individuare specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di tutela dei lavoratori, tenuto conto delle caratteristiche dei luoghi e delle attività svolte”.

Manifestazioni solo in forma statica e rispettando misure

“Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore ai sensi dell’articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773″, si legge nel dpcm sulle riaperture firmato ieri dal presidente del consiglio Conte.

Sospese attività di sale giochi, scommesse e sale bingo

“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati”

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)