Giornata dei bambini vittime di aggressioni, ministero Interno: presentato il report

Maltrattamenti contro familiari e conviventi, violazione degli obblighi di assistenza familiare e violenza sessuale i reati maggiormente commessi. Il report della direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza

Giornata dei bambini vittime di aggressioni, ministero Interno: presentato il report

Oggi è la Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1982. Nell'occasione, la direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza ha realizzato un report sui principali reati che vedono come vittime i minori. Nell'elaborato è stato analizzato il biennio 2019 e 2020, nonché effettuato un confronto tra i periodi 1 gennaio-30 aprile degli anni 2020 e 2021. E' quanto si legge nella nota del ministero dell'Interno.

Il focus evidenzia che:

  • sebbene il periodo Covid-19 abbia fatto registrare nel 2020 una complessiva flessione dei reati di specie del 5%, sono aumentati, invece, alcuni fra i reati che colpiscono i minori: adescamento (+5%), maltrattamenti contro familiari e conviventi (+3%), pornografia minorile (+20%), sottrazione di persone incapaci (+12%). Nei primi 4 mesi del 2021 crescono i reati di adescamento di minorenni (+18%), violenza sessuale aggravata (+11%) e violenza sessuale di gruppo (+19%);
  • i reati maggiormente commessi, tra quelli analizzati, sono i maltrattamenti contro familiari e conviventi, la violazione degli obblighi di assistenza familiare e la violenza sessuale;
  • le vittime di genere femminile risultano predominanti per quasi tutte le tipologie di reato esaminate (con una percentuale al di sopra del 70%, che supera l'80% per il delitto di violenza sessuale in tutte le sue declinazioni), mentre quelle di genere maschile registrano un'incidenza maggiore per i reati abbandono di persone minori o incapaci, sottrazione di persone incapaci e abuso dei mezzi di correzione o di disciplina;
  • la fascia infraquattordicenne fa registrare il più alto numero di vittime, tranne che per il reato di violenza sessuale;
  • quanto agli autori di reato, il genere maschile è predominante rispetto a quello femminile (l'87% contro il 13%), la nazionalità prevalente è quella italiana (72%). (DIRE)
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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)