Il grazie di Mattarella al piccolo Marco, per aver affrontato il virus con coraggio

Il Capo dello Stato risponde alla lettera ricevuta il primo giorno di scuola. L’alunno, che fa la quinta elementare, si era ammalato di Covid-19 insieme a mamma, papà e al fratellino di 4 anni. Per la famiglia di Lozzo Atestino l’isolamento è durato 45 giorni. «Hai affrontato momenti difficili, ma ormai sono alle spalle. Puoi pensare al futuro serenamente» – gli scrive il presidente.  

Il grazie di Mattarella al piccolo Marco, per aver affrontato il virus con coraggio

«Il preside mi ha detto che è arrivata una lettera. È del mio amico Mattarella?». Su un lato della busta il suo nome e il suo indirizzo. Sull’altro, con una grafia svolazzante, la risposta che fuga ogni dubbio: «Il presidente della Repubblica». Marco Bagno, 10 anni di Lozzo Atestino, non si aspettava di ricevere una missiva dal Capo dello Stato, a cui aveva raccontato l’odissea vissuta nei mesi del lockdown, quando l’intera famiglia, che abita al confine con Vo’, si è ammalata di coronavirus.

Invece dal Quirinale la risposta è arrivata eccome ed è stata una sorpresa molto gradita. Del resto non capita tutti i giorni di ricevere l’incoraggiamento della più alta carica dello Stato, a maggior ragione in un momento in cui il virus torna a fare paura, visto l’andamento dei contagi. Marco, mamma Mirian, papà Federico e il fratellino Jacopo di soli 4 anni, sanno bene cosa significa essere contagiati: loro ci hanno messo 20 giorni a guarire (anche se i genitori sentono ancora le conseguenze della malattia) e per ben 45 sono rimasti blindati in casa, in isolamento, finché anche l’ultimo tampone di controllo ha dato esito negativo. Un’esperienza indelebile che l’alunno di quinta elementare dell’istituto comprensivo di Lozzo aveva messo nero su bianco in una lettera consegnata allo staff del presidente il giorno dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico. Quel pomeriggio – era il 14 settembre – Marco era seduto in prima fila, accanto alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, emozionatissimo.

«Egregio presidente Mattarella, a scriverle è un bambino di soli dieci anni che ultimamente ha avuto un bel po’ di cambiamenti nella sua vita» – comincia così la lettera di Marco, contagiato insieme al resto della famiglia a inizio marzo, quando del virus non si sapeva quasi nulla, eccetto la sua pericolosità. Un dramma vissuto tra le mura domestiche, con la paura di non farcela: «Dopo qualche giorno la mamma ha iniziato a stare davvero male, seguita poi da papà. Lì ho iniziato a preoccuparmi molto» – ha scritto il bambino a Mattarella, raccontandogli i momenti più angoscianti del contagio, quando i genitori faticavano a respirare e a casa si sono presentati infermieri vestiti da astronauti. Come in un film di fantascienza, peccato fosse la realtà. Una realtà difficile da accettare ma a cui la didattica a distanza ha portato un po’ di sollievo perché incontrando – anche se solo virtualmente – compagni e maestre, il bambino si sentiva meno solo. I ricordi di quelle settimane difficili cedono poi il passo alla gioia di tornare a scuola, dopo otto mesi di assenza.

Quello di Marco è un racconto a cuore aperto, che ha colpito il presidente Mattarella e che meritava una risposta. «Ho trovato la lettera il 12 ottobre, quando sono tornata a casa dal lavoro – racconta Mirian Mampreso, 35 anni, parrucchiera a Noventa Vicentina –. Ho avvisato subito il dirigente scolastico Alfonso D’ambrosio visto che era stato lui a suggerire a Marco di scrivere al presidente». Tornando da scuola il bambino non stava più nella pelle, tanta era la curiosità: «Chissà se ci ha invitati a Roma». Marco ha aperto con cura la busta, senza staccare gli occhi dal foglio scritto a mano. Per decifrare la calligrafia del presidente ha chiesto aiuto alla mamma. «Caro Marco, grazie per la tua lettera e per avermi raccontato quanto è avvenuto nel periodo più acuto della pandemia – si legge nella missiva di risposta –. Con la tua famiglia hai attraversato momenti difficili ma per fortuna sono ormai alle spalle e, tornato a scuola, puoi pensare al futuro serenamente». «Complimenti per il primo premio per il tuo video – aggiunge Mattarella, a cui Marco aveva detto di aver vinto un concorso organizzato dalla scuola. «Ti invio tanti cari saluti per te, per i tuoi familiari e per tuo fratello Jacopo». Firmato: S. Mattarella.

Poche semplici parole che però per la famiglia Bagno sono una boccata di ossigeno e di speranza. «Sono rimasta meravigliata perché chissà quanti altri bambini avranno scritto al presidente – afferma Mirian –. Eppure lui ha trovato il tempo per rispondere, facendo sentire importante mio figlio. Non è scontato e non è nemmeno da tutti: con questo gesto Mattarella ha dimostrato ancora una volta la sua grande sensibilità». La lettera di Mattarella, Marco l’ha letta in classe di fronte alle maestre e ai compagni e adesso è incorniciata tra i “trofei” di famiglia. A ricordare alla famiglia di Lozzo che è stata dura, ma che alla fine ce l’hanno fatta.

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