Incendi, carcere di Catanzaro circondato dalle fiamme. Uilpa: “Un inferno”

Messi in sicurezza i circa 600 detenuti della struttura, fatti uscire dalle celle e trasferiti in aree meno colpite dell’istituto. A peggiorare la situazione anche la continua riduzione dell’erogazione dell’acqua. De Fazio: “Carenza d’acqua drammatizza ulteriormente la situazione già incandescente”

Incendi, carcere di Catanzaro circondato dalle fiamme. Uilpa: “Un inferno”

La Casa Circondariale di Catanzaro circondata dalle fiamme e avvolta dal fumo di uno degli incendi che in questi giorni stanno devastando il territorio calabrese. A darne notizia è la Uilpa Polizia Penitenziaria che in una nota racconta l’impegno degli agenti per mettere in sicurezza i circa 600 detenuti della struttura. “Gli incendi che stanno imperversando in Calabria e che hanno interessato anche la pineta di Siano nel pomeriggio di ieri sono arrivati a lambire la Casa Circondariale di Catanzaro, che è stata circondata dalle fiamme e letteralmente invasa dai fumi di combustione - scrive Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria -. Provvidenziale è stata l’opera della Polizia penitenziaria, intervenuta in forze anche con donne e uomini liberi dal servizio e richiamati dai riposi e dalle ferie, nonché con diverse unità eccezionalmente inviate dagli uffici del Provveditorato Regionale e che, dando come sempre prova di eccezionale attaccamento al dovere e senso di responsabilità, non hanno lesinato energie per mettere in sicurezza i circa 600 reclusi che abitano il penitenziario del capoluogo di regione”.

Un “inferno” dantesco, quello raccontato da De Fazio, dove al caldo soffocante di questa rovente estate si è aggiunto anche quello dell’incendio divampato nelle vicinanze del carcere. “Non eravamo arrivati a immaginare né la calura eccezionale di questi giorni né gli incendi che stanno riducendo i tradizionali gironi danteschi dei penitenziari nostrani all’unico rappresentato dall’inferno - scrive De Fazio -. Non troviamo altro modo per descrivere ciò che si è visto ieri a Catanzaro e che abbiamo seguito minuto per minuto”. Il fumo prodotto dagli incendi ha imposto il trasferimento dei detenuti dalle celle in aree meno coinvolte dell’istituto. “Il tutto si è protratto sino a mezzanotte, quando pian piano la situazione è andata migliorando e avviatasi verso una normalizzazione, resa ancora più difficile dalla carenza idrica”. Ed è proprio la carenza d’acqua all'interno dell'istituto uno dei temi su cui il sindacato chiede interventi urgenti “affinché si trovi una soluzione alla continua riduzione, se non sospensione, dell’erogazione dell’acqua - aggiunge De Fazio - che interessa sia i padiglioni detentivi sia gli alloggi collettivi del personale e che, specie in questi frangenti, complica e drammatizza ulteriormente la situazione già incandescente”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)