Incendio nel campo profughi rohingya a Cox's Bazar, "garantire la protezione ai bambini"

L'impegno di Unicef. Sheldon Yett: "L’incendio ha bruciato 300 rifugi e ne ha danneggiati altri 500. Danneggiati due centri di apprendimento sostenuti dall'Unicef per i bambini rifugiati rohingya e quasi 200 strutture per i servizi idrici e igienico-sanitari"

Incendio nel campo profughi rohingya a Cox's Bazar, "garantire la protezione ai bambini"

L'Unicef e le organizzazioni partner stanno lavorando da domenica sera per rispondere ai bisogni immediati e urgenti dei bambini e delle famiglie, che hanno perso i loro beni nell'incendio scoppiato nei campi per rifugiati il 9 gennaio a Cox's Bazar, in Bangladesh. “L'incendio - scrive Sheldon Yett, rappresentante dell'Unicef in Bangladesh in una nota - ha attraversato il campo 16 ha bruciato 300 rifugi e ne ha danneggiati altri 500. Anche la comunità ospitante vicino al campo è stata colpita. Due centri di apprendimento sostenuti dall'Unicef per i bambini rifugiati rohingya e quasi 200 strutture per i servizi idrici e igienico-sanitari sono state danneggiate. Non ci sono state segnalazioni di vittime e gli sfollati a causa dell'incendio si sono rifugiati nei campi adiacenti. Sette bambini che sono rimasti feriti nell'incidente stanno ricevendo l'assistenza medica necessaria". 

"La nostra preoccupazione ora è quella di garantire la sicurezza e la protezione dei bambini che sono stati sfollati dai rifugi a causa dell'incendio ed evitare altri potenziali rischi in questo momento di crisi", commenta la ong ora impegnata a garantire che i bambini siano protetti dai rischi per la salute e dalle ferite, e a fornire il necessario sostegno psicosociale. "Abbiamo iniziato a creare sportelli di aiuto per i bambini nell'area colpita, e due bambini non accompagnati che erano stati separati sono stati riuniti con le loro famiglie grazie al nostro impegno. Rimaniamo anche attenti a prevenire ulteriori rischi per i bambini nella zona, compreso il lavoro minorile per la raccolta di detriti e le attività di ricostruzione. I centri di apprendimento e i materiali didattici distrutti erano fondamentali per fornire l'accesso all'apprendimento sicuro ai bambini rifugiati rohingya. Sono in corso operazioni a tutto campo da parte dei partner per garantire che i centri possano essere riavviati al più presto possibile. L'Unicef ha anche iniziato a riparare pozzi tubolari danneggiati, latrine, spazi per lavarsi e rubinetti nelle aree colpite. Ringraziamo le autorità locali, i soccorritori in prima linea e tutti i partner il cui instancabile lavoro ha tenuto sotto controllo l'incendio". 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)