L'Italia s'illumina di blu, è la Giornata delle vittime civili delle guerre e dei conflitti

A rispondere all’appello dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e dell’ANCI centinaia di Comuni grandi e piccoli, che continuano ad aderire di ora in ora, oltre alle più alte istituzioni dello Stato, da Palazzo Madama a Montecitorio, da Palazzo Chigi alla Farnesina e al Viminale

L'Italia s'illumina di blu, è la Giornata delle vittime civili delle guerre e dei conflitti

“L’Italia da Nord a Sud si illuminerà di blu per chiedere a gran voce che la protezione delle vittime civili nei contesti di guerra sia sempre di più una priorità nell’agenda politica nazionale e internazionale”: è quanto dichiara il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) Michele Vigne, esprimendo soddisfazione e gratitudine per il gran numero di adesioni da parte di centinaia di Comuni e delle principali istituzioni dello Stato: Senato, Camera, Palazzo Chigi e i principali Ministeri hanno deciso, infatti, di aderire alla Giornata che si celebra oggi, 1 febbraio, istituita all’unanimità dal Parlamento con legge 25 gennaio 2017 n. 9, illuminando di blu sedi e monumenti simbolo, o esponendo lo striscione con lo slogan “Stop alle bombe sui civili”. Dalle 18 alle 21 di stasera, tante sedi comunali si tingeranno di blu: Roma illuminerà il Campidoglio, Napoli il Maschio Angioino, Palermo il Teatro Massimo, Firenze Palazzo Vecchio, Torino la Mole Antonelliana, solo per citarne alcuni. Obiettivo della giornata è da un lato ricordare il sacrificio di tanti civili durante le guerre mondiali, dall'altro richiamare l'attenzione sull'impatto dei conflitti attuali sulle popolazioni.

“L’obiettivo della Giornata, che quest’anno coincide anche con l’80° anniversario dei più massicci bombardamenti sull’Italia durante la Seconda guerra mondiale, è ricordare le vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo – afferma Michele Vigne anch’egli vittima civile di guerra – nonché sostenere, attraverso lo slogan della campagna, il rafforzamento della protezione e dell’assistenza di coloro che, anche oggi, sono vittime di guerre e conflitti armati. Per questa ragione la Giornata di quest’anno intende promuovere l’implementazione e l’universalizzazione della Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate, sottoscritta il 18 novembre a Dublino dall’Italia e da altri 81 Stati per limitare l’uso delle armi esplosive nei contesti urbani. La Dichiarazione, infatti, parte dal riconoscimento dello specifico danno umanitario provocato dalle armi esplosive quando vengono utilizzate nelle città e nei centri abitati e propone delle misure concrete di protezione, che tengono conto anche dell’impatto che esse hanno sulle infrastrutture vitali, sui servizi e sull’ambiente”. conclude Vigne.

Oggi, in occasione della Giornata, l'associazione ha organizzato un incontro a Roma, presso la sede dell'Anci, per presentare l'iniziativa, per fare il punto sulle guerre e i conflitti che in questo momento minacciano e uccidono tanti civili e per illustrare il contenuto della Dichiarazione.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)