Lavoro, Inail: serve più sicurezza, ampliare tutele per 3,5 milioni di persone

Il Consiglio di amministrazione nella mattina di venerdì 24 luglio ha incontrato in videoconferenza la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo

Lavoro, Inail: serve più sicurezza, ampliare tutele per 3,5 milioni di persone

Il Consiglio di amministrazione dell'Inail composto dal presidente Franco Bettoni, dal vicepresidente Paolo Lazzara e dai consiglieri di amministrazione, Teresa Armato, Cesare Damiano e Francesca Maione, nella mattina di venerdì 24 luglio ha incontrato in videoconferenza la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo. Tra i numerosi argomenti affrontati nel corso dell'incontro, gli indirizzi da dare alle attività dell'Istituto funzionali al miglioramento delle prestazioni a favore delle lavoratrici e dei lavoratori vittime di infortunio o malattia professionale, il rafforzamento delle iniziative di prevenzione nei luoghi di lavoro, anche attraverso gli incentivi a fondo perduto stanziati con i bandi Isi, e la questione amianto.

Lo scrive in una nota Inail. Dopo essersi soffermati sul dramma sempre attuale delle morti sul lavoro, il presidente Bettoni e i consiglieri di amministrazione hanno richiamato l'attenzione sugli oltre tre milioni e mezzo di lavoratori che non possono accedere ad alcuna prestazione dell'Inail perché esclusi dall'obbligo assicurativo e sulla necessità di procedere all'eliminazione della cosiddetta franchigia, al fine di includere nella tutela dell'Istituto anche le lesioni di minore entità. La videoconferenza è stata inoltre l'occasione per fare il punto della situazione su alcune delle iniziative più significative realizzate dal Ministero del Lavoro e dall'Inail nel corso dell'ultimo anno.

Dall'estensione della copertura assicurativa ai rider addetti alle consegne a domicilio, che ora possono beneficiare delle prestazioni previste in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, alla polizza per i beneficiari del reddito di cittadinanza impegnati in progetti utili alla collettività, dal rafforzamento della tutela per gli infortuni in ambito domestico al significativo contributo fornito nelle diverse fasi dell'emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)