Lettera all'assessore Gallera: no alla riduzione dei budget per i servizi socio sanitari

Le associazioni più rappresentative del settore in Lombardia sottolineano come l'emergenza Covid19 ha comportato costi maggiori in alcuni servizi.

Lettera all'assessore Gallera: no alla riduzione dei budget per i servizi socio sanitari

Nuovo appello alla Regione Lombardia perché non riduca i budget previsti per i servizi socio sanitari. In una lettera indirizzata all'assessore al Welfare Giulio Gallera, le associazioni più rappresentative del settore scrivono che "tutelare oggi la continuità del sistema socio-sanitario significa 'mantenerlo in buona salute' e pronto a gestire il post-emergenza con le pesanti ripercussioni che fin da ora emergono e si stanno sempre più evidenziando".

In ballo ci sono le fatturazioni per i mesi dell'emergenza Covid19, con servizi che sono saltati, altri che invece hanno comportato maggiori costi per l'acquisto dei dispositivi di protezione per il personale o per i farmaci che servono per tutelare la salute e la cura delle persone che usufruiscono di questi servizi. Alleanza Cooperative Italiane Welfare Lombardia (Confcooperatove, Legacoop, AGCI), Anffas Lombardia, Arlea, Ceal, Uneba Lombardia, chiedono quindi che i budget già previsti nei bilanci siano confermati. Questo permetterà "di fare fronte alle pesanti ripercussioni economiche e conseguente carenza di liquidità che l’emergenza da SARS-CoV-2 sta generando in modo diverso su tutto il sistema socio-sanitario. Successivamente, in fase di consuntivo, a novembre 2020, si potranno valutare più precisamente i maggiori costi sostenuti e le ragioni delle minori produzioni direttamente riconducibili alla durata dell’emergenza".

Nella lettera le associazioni chiedono anche la possibilità, per i servizi legati alla salute mentale, di studiare percorsi alternativi per continuare le attività di supporto. Infine chiedono un "coinvolgimento attivo nelle strategie da adottare per la tutela della salute e delle condizioni di sostenibilità del sistema di offerta socio-sanitario a partire dalla co-progettazione territoriale sulla rimodulazione dell’offerta dei servizi".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)