Libano, "80 mila bambini sfollati": Unicef lancia una raccolta fondi

“Numerose le segnalazioni di bambini che sono stati separati da membri della famiglia, alcuni dei quali risultano ancora dispersi”. Appello per 4,4 milioni di dollari

Libano, "80 mila bambini sfollati": Unicef lancia una raccolta fondi

Circa 80 mila bambini follati a causa delle esplosioni di Beirut, con famiglie colpite in disperato bisogno di aiuto: è la stima di Unicef, che, per poter rispondere ai bisogni della popolazione, ha bisogno immediatamente di quasi 4,4 milioni di dollari e ha subito attivato una campagna di raccolta fondi. “Le esplosioni di martedì sera hanno causato 140 morti, 5.000 feriti e centinaia di dispersi”, ricorda Unicef che si dice “preoccupato per il fatto che molti bambini hanno subito traumi e rimangono sotto shock”.

Il porto di Beirut - dove ha avuto luogo l'esplosione - è la principale ancora di salvezza del Paese. Ora è completamente distrutto. Secondo le ultime informazioni riferite da Unicef: sono numerose le segnalazioni di bambini che sono stati separati da membri della famiglia, alcuni dei quali risultano ancora dispersi; almeno 12 strutture sanitarie primarie, centri di assistenza materna, neonatale e per le vaccinazioni a Beirut sono stati danneggiati, con un impatto sui servizi per quasi 120 mila persone; un ospedale pediatrico nella zona di Karantina, che aveva un'unità specializzata nel trattamento dei neonati critici, è stato distrutto e un neonato è morto; i rimanenti ospedali operativi sono sovraccarichi e hanno esaurito le forniture mediche essenziali; sono stati distrutti 10 container forniti dal Ministero della Sanità Pubblica con dispositivi di protezione individuale; 5 delle sette celle frigorifere per i vaccini supportate dall'Unicef sono state distrutte nell'esplosione, con conseguenze sui programmi fondamentali di vaccinazione; molte scuole hanno riportato danni a Beirut e nell'area circostante, le valutazioni sul livello dei danni sono in corso. Inoltre nelle ultime 48 ore sono stati registrati 464 nuovi casi di covid-19.

Nelle ultime 24 ore, l'organizzazione ha continuato a coordinarsi strettamente con le autorità e i partner sul campo per rispondere ai bisogni immediati delle famiglie colpite, concentrandosi sulla salute, l'acqua e il benessere dei bambini", ha dichiarato Violet Speek-Warnery, Vice Rappresentante  in Libano.
Ecco le esigenze immediate e a medio termine individuate:

  • È stata distribuita acqua potabile ai soccorritori in prima linea e a coloro che vivono nella zona direttamente interessata intorno al porto di Beirut;
  • Effettuare valutazioni preliminari su magazzini, scuole, celle frigorifere, infrastrutture idriche e strutture sanitarie, compresi ospedali e unità di terapia intensiva specializzata per i neonati;
  • Si stima che il 90% delle forniture di vaccini immagazzinati sia stato salvato dal magazzino danneggiato del porto;
  • Fornire un supporto psicosociale per aiutare i bambini ad affrontare il lutto e i traumi.
  • Supportare il ricongiungimento dei bambini che sono stati separati dalla loro famiglia e la creazione di un numero d’emergenza;
  • Lavorare con i giovani volontari che aiutano a ripulire diverse aree;
  • Stabilire un programma di trasferimento di denaro per l'assistenza abitativa temporanea alle famiglie sfollate a causa della perdita della loro casa.

“In questo momento particolare i bambini del Libano hanno bisogno dell’aiuto di tutti. Vi chiediamo di fare una donazione tramite il sito web", è l’appello del Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)