Libertà di religione: Borrell (Ue), “numerose violazioni e discriminazioni nel mondo, diritto fondamentale da garantire a tutti”

“In un anno in cui, tra i tanti altri problemi, la pandemia di Covid-19 ha comportato limitazioni nell’esercizio dei diritti umani e ne ha messo alla prova il rispetto, continuiamo a vedere come l’intolleranza religiosa porti a vessare, minacciare, incarcerare, perseguitare e uccidere persone in tutto il mondo per la loro religione o per le loro convinzioni umanistiche e/o atee. Le discriminazioni per motivi di religione o di credo hanno riguardato anche l’accesso ai servizi sanitari e alle misure di protezione sociale”. 

Libertà di religione: Borrell (Ue), “numerose violazioni e discriminazioni nel mondo, diritto fondamentale da garantire a tutti”

Lo afferma Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera, in occasione della Giornata internazionale di commemorazione delle vittime di atti di violenza basati sulla religione o sul credo. “La persecuzione e la discriminazione fondate sulla religione o sul credo sono aggravate dalle violazioni da parte dei governi dei loro obblighi internazionali in materia di diritti umani. Spesso, la discriminazione giuridica e di fatto porta a persecuzioni di maggiore portata”. Borrell asserisce: “Combattere in modo imparziale tutte le forme di intolleranza religiosa, stigmatizzazione, discriminazione, istigazione alla violenza e violenza contro le persone fondate sulla religione o sul credo deve rappresentare una priorità per tutti gli Stati e per la comunità internazionale.

Dovrebbe essere garantito a tutti, indipendentemente dal luogo in cui vivono, il diritto di non avere oppure di scegliere o cambiare, oppure di praticare e professare una religione o un credo e di essere liberi da discriminazioni”. Parole particolarmente significative nei giorni dell’avanzata dei talebani in Afghanistan, nemici della libertà di credo.
“In linea con il piano d’azione dell’Ue sui diritti umani e la democrazia, l’Unione europea – afferma Borrell – si adopera incessantemente per combattere le violazioni e gli abusi nei confronti della libertà di religione o di credo. Abbiamo invitato gli Stati a proteggere le persone dalle persecuzioni e dalle discriminazioni fondate sulla religione o il credo anche durante i dialoghi dell’Ue sui diritti umani con i partner e nelle sedi delle Nazioni Unite competenti in materia di diritti umani. Attraverso il meccanismo di protezione dei difensori dei diritti umani, l’Ue continua a fornire sostegno diretto ai difensori dei diritti umani a rischio, sostenendo la libertà di pensiero, di coscienza, di religione o di credo”.

“All’interno dell’Unione europea lottiamo attivamente contro tutte le forme o manifestazioni di razzismo e intolleranza, di stigmatizzazione di una religione… L’Ue ribadisce che la libertà di religione o di credo e la libertà di espressione sono diritti interdipendenti, correlati, che si rafforzano reciprocamente”. L’Ue, conclude, “continuerà a promuovere e proteggere la libertà di religione o di credo. Ci adopereremo per far sentire le voci delle vittime e per ottenere che chi commette atti di persecuzione o violenza fondati sulla religione o sul credo sia chiamato a risponderne personalmente”.

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Fonte: Sir