Merkel ad Assisi: “ripartire dall’Italia per costruire la pace”, ma “un Paese da solo non ce la può fare”
“L’Italia è stato uno dei Paesi fondatori dell’Unione europea, per questo bisogna partire da qui per costruire la pace”. Ma “un Paese da solo non ce la può fare”.
Lo ha detto la Cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo aver ricevuto questa mattina nel Sacro Convento di Assisi la Lampada della Pace di San Francesco dal presidente della Repubblica della Colombia, Juan Manuel Santos.
“Per me è un onore e un impegno che sia lei a consegnarmi la lampada della pace”, ha affermato rivolgendosi al presidente colombiano. E ha aggiunto: “La pace ha bisogno di lavoro”, “l’Europa oggi non vive pace e sicurezza”, ricordando i conflitti di Crimea e Ucraina.
Poi, la Cancelliera ha indicato nell’Unione europea una “prova di convivenza pacifica dei popoli”, spiegando che “l’integrazione europea è un progetto di pace”. Presenti, tra gli altri, alla consegna della Lampada della Pace a Merkel, l’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, il legato pontificio per le Basiliche, card. Agostino Vallini, e il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Gualtiero Bassetti assieme al vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino.
Ricordando che “dalla Westfalia all’Umbria l’Europa è un continente della diversità”, la Cancelliera ha sostenuto che “la sua accettazione è un presupposto per la convivenza”. Nel suo discorso ha poi citato De Gasperi e Schuman, “convinti in un futuro di pace, se si fosse creata una comunità europea”. Di qui l’impegno assunto da Merkel a “portare avanti l’Unione europea”. Rivolgendosi agli altri capi di Stato, ha detto: “Dobbiamo collaborare”.