Migranti, Cir: "Grave violazione dei diritti"

Secondo l'organizzazione le norme non serviranno a governare le migrazioni, ma avranno come unico effetto quello di creare maggiori sacche di disagio sociale

Migranti, Cir: "Grave violazione dei diritti"

"Emendamenti che vanno a restringere ulteriormente le maglie della protezione speciale, togliendo diritti alle persone che non possono tornare in condizione di sicurezza nel proprio Paese.  Norme che non serviranno a governare le migrazioni, ma che avranno come unico effetto quello di creare maggiori sacche di disagio sociale". Lo afferma in una nota il Consiglio Italiano per i Rifugiati in riferimento agli emendamenti governativi al cosiddetto decreto Cutro.

Tra i cambiamenti più preoccupanti che dovrebbero essere approvati l’eliminazione della protezione speciale per quanti nei loro Paesi non possono godere delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione e dagli obblighi internazionali dell’Italia. Una norma che va ben oltre anche alle limitazioni imposte dai primi Decreti Salvini. “Questa norma è in contrasto con quanto ricordato dal Presidente Mattarella già in occasione dell’emanazione dei Decreti sicurezza: nessuna norma ordinaria può derogare agli obblighi di rango superiore, come la Costituzione e i trattati internazionali. È una previsione del tutto irricevibile e che contrasta con il disposto del 3 comma dell’art.10 Cost.” dichiara Roberto Zaccaria, Presidente del Cir.

“Gli emendamenti non solo introducono norme che ci allarmano perché incostituzionali, ma sono anche destabilizzanti dal punto di vista sociale. Spingeranno nell’irregolarità migliaia di persone che si sono integrate in Italia e molte altre non avranno alcuna possibilità di essere protette, nonostante i loro diritti fondamentali non siano tutelati nei loro Paesi” continua Zaccaria.

Inoltre, preoccupa enormemente che il permesso per protezione speciale, così come quello per cure mediche e calamità naturali, non sarà più convertibile in permesso per motivi di lavoro. Migliaia di persone ora integrate nella società e che contribuiscono attivamente saranno spinte nell’irregolarità. Vogliamo ricordare che questa riforma si nutre di un racconto falso: l’Italia non è l’unico Paese Europeo ad avere una protezione su base umanitaria. Sono ben 16 i Paesi europei (Germania, Spagna, Italia, Danimarca, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Austria, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Montenegro) ad aver rilasciato permessi di soggiorno su base umanitaria nel 2022: la Germania ben 30.020, la Spagna 20.925, per un totale a livello europeo di 70.500 (dati Eurostat).

“In questo emendamento vediamo un furore ideologico, che introduce norme che andranno solo a rendere più difficile la vita dei migranti, ma non aiuteranno in alcun modo a gestire la complessità del fenomeno migratorio. Temiamo che saranno davvero gravi le conseguenze sui contesti sociali di riferimento” conclude Valeria Carlini, Portavoce del Cir.

Tra i cambiamenti più preoccupanti che dovrebbero essere approvati l’eliminazione della protezione speciale per quanti nei loro Paesi non possono godere delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione e dagli obblighi internazionali dell’Italia. Una norma che va ben oltre anche alle limitazioni imposte dai primi Decreti Salvini. “Questa norma è in contrasto con quanto ricordato dal Presidente Mattarella già in occasione dell’emanazione dei Decreti sicurezza: nessuna norma ordinaria può derogare agli obblighi di rango superiore, come la Costituzione e i trattati internazionali. È una previsione del tutto irricevibile e che contrasta con il disposto del 3 comma dell’art.10 Cost.” dichiara Roberto Zaccaria, Presidente del CIR.

“Gli emendamenti non solo introducono norme che ci allarmano perché incostituzionali, ma sono anche destabilizzanti dal punto di vista sociale. Spingeranno nell’irregolarità migliaia di persone che si sono integrate in Italia e molte altre non avranno alcuna possibilità di essere protette, nonostante i loro diritti fondamentali non siano tutelati nei loro Paesi” continua Zaccaria.

Inoltre, preoccupa enormemente che il permesso per protezione speciale, così come quello per cure mediche e calamità naturali, non sarà più convertibile in permesso per motivi di lavoro. Migliaia di persone ora integrate nella società e che contribuiscono attivamente saranno spinte nell’irregolarità.

Vogliamo ricordare che questa riforma si nutre di un racconto falso: l’Italia non è l’unico Paese Europeo ad avere una protezione su base umanitaria. Sono ben 16 i Paesi europei (Germania, Spagna, Italia, Danimarca, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Austria, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Montenegro) ad aver rilasciato permessi di soggiorno su base umanitaria nel 2022: la Germania ben 30.020, la Spagna 20.925, per un totale a livello europeo di 70.500 (dati Eurostat).

“In questo emendamento vediamo un furore ideologico, che introduce norme che andranno solo a rendere più difficile la vita dei migranti, ma non aiuteranno in alcun modo a gestire la complessità del fenomeno migratorio. Temiamo che saranno davvero gravi le conseguenze sui contesti sociali di riferimento” conclude Valeria Carlini, Portavoce del CIR.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)