Migranti, Draghi: nessuno deve essere lasciato solo nelle acque italiane

Il presidente del Consiglio risponde ad un'interrogazione della Lega: "La politica del governo deve essere efficace ma umana. La priorità è il contenimento degli sbarchi nei mesi estivi. L’Ue agisca sulla Libia, la redistribuzione torni credibile”

Migranti, Draghi: nessuno deve essere lasciato solo nelle acque italiane

"Nessuno deve essere lasciato solo nelle acque territoriali italiane. Riteniamo il rispetto dei diritti umani una componente fondamentale di qualsiasi politica sull'immigrazione". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in aula alla Camera, durante il question time, rispondendo a una interrogazione della Lega sulle iniziative volte a far fronte all'incremento dei flussi migratori irregolari verso l'Italia, anche con riferimento ad eventuali nuovi accordi in sede di Unione europea.

"Nelle mie interlocuzioni con il Premier libico Dabaiba - aggiunge - ho particolarmente insistito sulla necessità di assicurare il ripristino delle condizioni di sicurezza sul territorio, come parte integrante del processo di stabilizzazione del Paese e dell'intera regione mediterranea. A fronte di questa complessa e drammatica realtà, la politica sull'immigrazione del governo vuole - come ho avuto occasione di affermare in altra circostanza - essere equilibrata, efficace ed umana".

Gli sbarchi del 9 maggio picco da inizio 2021, in aumento per il Covid”

"Gli sbarchi di migranti avvenuti a Lampedusa domenica 9 maggio rappresentano il maggior picco di arrivi registrato in questi primi 5 mesi del 2021. I flussi sono in aumento dall'inizio del 2020, anche a causa della diffusione della pandemia in Nord Africa", dice il presidente del Consiglio.

“L’Ue agisca sulla Libia, la redistribuzione torni credibile”

"Il Governo italiano è impegnato a promuovere le opportune iniziative bilaterali, a condurre un'azione da parte dell'Unione europea affinché le autorità libiche contrastino i traffici di armi e di essere umani nel rispetto dei diritti umani e a esercitare una pressione intra-europea affinché si torni a una redistribuzione credibile ed efficace dei migranti approdati in Italia", dichiara il presidente del Consiglio.

“La priorità è il contenimento degli sbarchi nei mesi estivi"

"La priorità nel breve periodo è il contenimento della pressione migratoria nei mesi estivi. Siamo impegnati a ottenere dai Paesi di partenza, in particolare da Libia e Tunisia, una collaborazione più intensa ed efficace nel controllo delle loro frontiere marittime e terrestri e nel contrasto alle organizzazioni dei trafficanti", afferma Mario Draghi.

"Dialogo con Francia e Germania per rivitalizzare l'accordo di Malta"

"Per quanto riguarda l'Accordo di Malta, è in corso un fattivo dialogo con Germania e Francia per rivitalizzare questa forma di cooperazione, applicata con regolarità sino all'esplosione della pandemia e in virtu' della quale è stato possibile ricollocare circa mille richiedenti protezione. Il nostro obiettivo è attivare subito un meccanismo temporaneo di emergenza per il ricollocamento dei migranti soccorsi in operazioni SAR, basato sugli stessi principi di condivisione e di solidarietà dell'Accordo di Malta". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

"Al lavoro su forme partenariato Ue con i paesi d'origine"

"Siamo impegnati non solo sul fronte degli Accordi bilaterali, ma anche per il lancio di forme di partenariato europeo con i principali Paesi di origine e transito dei flussi - dice il premier. - Queste devono includere iniziative sullo sviluppo economico locale e la tutela della legalità". (RS-DIRE)

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)