Migranti, a breve nuovo decreto flussi per stagionali e tempo indeterminato. “Una buona notizia”

Lo ha annunciato il ministro Orlando durante il Tavolo caporalato. Soddisfazione delle associazioni. Miraglia (Arci): “Per la prima volta si riapre un canale legale di accesso per lavoro indeterminato e fisso. Per attraversare le frontiere le persone potranno rivolgersi agli Stati e non ai trafficanti”

Migranti, a breve nuovo decreto flussi per stagionali e tempo indeterminato. “Una buona notizia”

Un nuovo decreto flussi, con quote di ingresso superiori agli anni precedenti (tra le 60mila e le 80mila persone) per lavoro stagionale e per lavoro subordinato, anche a tempo indeterminato. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, nel corso del Tavolo per il contrasto al caporalato, a cui hanno preso parte anche Tatiana Esposito, della direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione e i rappresentanti di diverse associazioni nazionali. 

A quanto apprende Redattore Sociale la decisione di aprire a nuovi flussi di ingresso è arrivata dopo una campagna di ascolto degli uffici per l'impiego e delle aziende. “Per noi è una buona notizia - commenta Filippo Miraglia, responsabile immigrazione di Arci-. Negli ultimi dieci anni i decreti flussi sono stati poco utilizzati. Ora il nuovo decreto Lamorgese ha tolto il blocco previsto dal decreto Salvini e può essere introdotto di nuovo un aumento di quote di lavoro stagionale, ma anche per lavoro a tempo indeterminato”.

Il meccanismo sarà sempre quello della chiamata diretta nominativa, come previsto dalla legge Bossi-Fini. “I datori di lavoro fingeranno, come sempre, di far arrivare in Italia persone che conoscono dai paesi di origine per assumerli - aggiunge Miraglia -. In realtà, nei fatti, servirà per regolarizzazione la posizione di chi è già presente nel nostro paese. La cosa però importante è che per la prima volta si riapre un canale di accesso per lavoro indeterminato e fisso. Questo reintroduce, quindi, un canale legale di ingresso: le persone potranno rivolgersi allo stato per attraversare le frontiere, invece che ai trafficanti”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)