Migranti, al Senato via libera al decreto Cutro emendato. Scambio di accuse tra maggioranza e opposizione

Via libera dell'Aula all'emendamento sul giro di vite sulla protezione speciale ma con la riformulazione chiesta dalla stessa maggioranza. Ronzulli (Fi): “Accoglienza e protezione per i migranti che fuggono, mano ferma nei confronti di chi usa scorciatoie”. Boccia (Pd): “Decreto irresponsabile e disumano. Un approccio ideologico che non dà riposte alle tragedie e non fornisce strategie per affrontare un fenomeno strutturale”

Migranti, al Senato via libera al decreto Cutro emendato. Scambio di accuse tra maggioranza e opposizione

Via libera dell'aula del Senato all'emendamento della maggioranza sul giro di vite sulla protezione speciale ma con la riformulazione chiesta dalla stessa maggioranza. L'emendamento sulla protezione speciale puntava anche a cancellare dal comma 1.1 dell'articolo 19 del testo unico sull'immigrazione le parole "o qualora ricorrano gli obblighi di cui all'articolo 5, comma 6", ossia gli "obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano". L'articolo 19 esclude "il respingimento o l'espulsione o l'estradizione di una persona verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura o a trattamenti inumani o degradanti o qualora ricorrano gli obblighi di cui all'articolo 5, comma 6". Il primo firmatario Maurizio Gasparri (Fi) ha chiesto di stralciare proprio il passaggio che avrebbe determinato lo stop alla valutazione legata a questi obblighi.

Per il resto l'emendamento conferma la stretta sul rilascio della protezione speciale a chi non ha ottenuto la protezione internazionale ma non può essere espulso o respinto perché a rischio di persecuzione, della vita e di violazioni sistematiche di diritti umani, trattamenti inumani o tortura. Ridotta la possibilità per chi ha ottenuto la protezione speciale di vedersela convertire in permessi di soggiorno per poter lavorare; stop anche per chi è nel nostro Paese a causa di gravi calamità e per cure mediche.

Il permesso di soggiorno, poi, verrà concesso non più per "grave" calamità ma per calamità "contingente ed eccezionale", e si precisa che sarà rinnovabile (rispetto ai primi sei mesi) solo per ulteriori sei mesi e solo se permarranno le condizioni di "eccezionale" calamità. Si restringe, inoltre, la platea degli stranieri che non possono essere respinti o espulsi per motivi legati a gravi condizioni psicofisiche o patologiche.
Contestualmente, nel decreto è stata invece inserita una norma per concedere il permesso di soggiorno alla vittima straniera che venga costretta o indotta a contrarre un matrimonio.

Ovviamente di segno opposto le reazioni all’approvazione del decreto.
Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (Fi), intervenendo in Aula ha affermato: "Ieri tutti ci siamo commossi a sentire in Aula i nomi delle vittime di Cutro, ma vi invito a leggere gli esiti delle indagini della magistratura. Gli assassini non sono i membri del governo italiano ma gli scafisti che hanno gestito in maniera turpe quei viaggi e quelle operazioni, impedendo di telefonare e chiedere soccorso mentre facevano i video promozionali".
"Anche lo stato di emergenza serve per aiutare le amministrazioni locali - ha sottolineato Gasparri - che non hanno i soldi per sfamare tutti quelli che sbarcano. Le Regioni e i Comuni che rifiutano lo stato di emergenza sono disumani”. 
La collega di partito e presidente dei senatori di Forza Italia, Livia Ronzulli, da parte sua ha affermato: "Accoglienza e protezione umanitaria per i migranti che fuggono da guerre, persecuzioni, torture, calamità o devono curarsi in Italia perché nelle proprie terre non esistono strutture e strumenti adeguati. Mano ferma, invece, nei confronti di chi usa scorciatoie per restare nel nostro Paese pur non avendone i requisiti. Con il Dl immigrazione approvato dal Senato, stringiamo le maglie troppo larghe dei flussi migratori, modificando la protezione speciale e mettendo fine ad una sorta di sanatoria per la concessione indiscriminata di permessi di soggiorno".
"La questione immigrazione - prosegue - va affrontata in modo strutturale a livello comunitario, ma il problema non si risolve solo nella gestione di quanti arrivano in Italia, e quindi in Europa, a bordo dei barconi. Grazie al governo e alla maggioranza, l'Italia ha compiuto un passo importante per avere gli strumenti necessari in grado di combattere l'abuso di permessi di soggiorno e di lavoro, che dall'approvazione della protezione speciale da parte del governo aveva raggiunto livelli decisamente preoccupanti".

Il senatore della Lega Paolo Tosato, componente della commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama, ha aggiunto:"Il voto di oggi ha l'obiettivo di gestire l'emergenza immigrazione che esiste e va affrontata, al contrario di quanto sostiene una certa sinistra. Sì ai flussi regolari, ai corridoi umanitari, a pene più severe per chi è responsabile della tratta di esseri umani, a strumenti più efficaci per le espulsioni. Si ritorna ai decreti Sicurezza di Salvini: no a una visione sbagliata della protezione speciale, che con l'ex ministro Lamorgese era diventata una sanatoria indiscriminata e non uno strumento di tutela per le persone in casi eccezionali, per i quali continuerà ad essere garantita. Il fenomeno esiste: va gestito efficacemente, per tali ragioni questo provvedimento era utile e necessario".

Di tutt’altra natura, ovviamente i commenti dei partiti di opposizione. Il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, così commenta l'approvazione del Dl Cutro: "Questo governo e questa maggioranza sanno solo evocare la paura e fare paura. Nel decreto contro il quale abbiamo fatto una dura battaglia c'è un approccio tutto ideologico che non dà riposte alle tragedie come quelle di Cutro e non fornisce nessuna strategia di governo per affrontare un fenomeno strutturale. L'unico effetto di questo decreto sarà creare più irregolari e più lavoro nero. Questo è un decreto irresponsabile e disumano. Il governo e questa maggioranza sanno benissimo che la questione immigrazione deve essere affrontata in Europa, che le questioni del diritto internazionale non possono essere scavalcate ma per due settimane hanno giocato sul restringimento e sull'ipotesi della cancellazione della protezione speciale per fare propaganda salvo poi all'ultimo momento fare marcia indietro. Quali sono infatti le ragioni di necessità ed urgenza per abrogare la protezione speciale che tutela il diritto alla vita, garantito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Carta fondamentale dell'Ue? Non ce ne sono. Ma evocare questa scelta serve solo a fare la faccia feroce e a fare contento Salvini".
"In questo decreto legge emanato all'indomani di una tragedia umanitaria - prosegue l’esponente dem - le tracce di umanità sono difficilmente ravvisabili. Non c'è nessun vantaggio per il nostro Paese nel restringere la protezione speciale. Nè nel restringere I termini dell'accoglienza". Anzi, per Boccia "aumenteranno solo il numero di presenze irregolari e il contenzioso in mano ai giudici. Abrogare parte delle norme che danno attuazione al diritto di asilo non scongiura il ripetersi di tragedie come quella che si è consumata sulle coste di Cutro, non rimuove le cause di viaggi pericolosi e in condizioni inumane e degradanti, non affronta il problema del calo demografico e della conseguente carenza di lavoratori che investe il nostro Paese. Governo e maggioranza sanno bene che un fenomeno complesso e strutturale quale è l'immigrazione non lo si può affrontare con superficialità e demagogia. Ma siccome devono coprire la loro incapacità nell'affrontare le emergenze economiche, nel decidere cosa fare con i progetti del PNRR, nel cercare di fermare l'inflazione, giocano sulla paura, si nascondono dietro un tema scomodo come i migranti per farne occasione di consenso facile".

E la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione Affari costituzionali, ha aggiunto: "La visione miope, sbagliata, inumana e antistorica della Lega sui fenomeni migratori ha vinto, Fi e Fdi si sono piegati al Carroccio, nella logica dei decreti Salvini, a tutto danno non solo dei diritti dei migranti ma anche del nostro Paese. L'approccio a un fenomeno strutturale con una logica di emergenza per determinare altra emergenza, la deroga a tutti i poteri ordinari in nome di quelli straordinari non potrà che avere conseguenze negative. In Italia è in atto una crisi demografica e il nostro sistema produttivo, previdenziale e sociale ha bisogno della positiva integrazione delle persone migranti. Il fenomeno migratorio può diventare, se governato, una grande opportunità, come già è accaduto in alcuni paesi e sistemi economici e sociali. Non va demonizzato come fa la Destra in barba al rispetto dei diritti umani fondamentali delle persone migranti e agli interessi dell'Italia".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)