Minori stranieri soli, sbloccato un milione di rimborsi per i tutori volontari

Al via la disciplina sui permessi sul lavoro, le spese e l'equa indennità. La garante Carla Garlatti: “Un risultato positivo dopo le nostre sollecitazioni. Svolgono una funzione fondamentale. Ingiusto che dovessero sostenerne anche i costi”

Minori stranieri soli, sbloccato un milione di rimborsi per i tutori volontari

I rimborsi per i tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna) sono realtà. Dopo la firma dei ministri dell'interno e dell'economia e delle finanze il decreto che li regolamenta è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (n. 219 del 19 settembre 2022).

"Finalmente, dopo le mie sollecitazioni e il lavoro svolto dal tavolo interministeriale a cui ha partecipato anche l'Autorità garante, viene sbloccato il milione di euro annuo che il Bilancio di previsione dello Stato ha previsto annualmente a sostegno di chi fa da tutore di minori stranieri senza adulti di riferimento nel nostro Paese", commenta l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza Carla Garlatti.

Il decreto regolamenta la concessione dei rimborsi ai datori di lavoro del 50% del costo dei permessi (tetto massimo 60 ore) accordati ai dipendenti per lo svolgimento di interventi o prestazioni a favore dei minori avallati dal tribunale per i minorenni. Disciplinato anche il rimborso a favore dei tutori delle spese di viaggio sostenute per adempimenti connessi con l'ufficio della tutela volontaria. Normata, infine, la possibilità di riconoscere - in circostanze straordinarie e su decisione dei tribunali per i minorenni - un'equa indennità fino a 900 euro al tutore volontario al termine di una tutela particolarmente onerosa e complessa (purché non sia iniziata nei tre mesi precedenti la maggiore età del minore). I fondi saranno erogati dalle prefetture, ai quali uffici andranno indirizzate le richieste.

"I tutori sono persone che svolgono una funzione fondamentale: sono punto di riferimento per ragazzi soli e fanno da raccordo con servizi sociali, centri di accoglienza, uffici scolastici regionali e scuole, tribunali e procure minorili. A questo impegno civico dedicano il loro tempo libero e del loro apporto, specie in questo periodo, c'è particolarmente bisogno. Non era giusto che i tutori volontari dovessero anche sostenere, senza alcuna possibilità di rimborso, le spese legate all'esercizio di tali compiti", conclude Carla Garlatti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)