Nasce ResQ, nuova nave umanitaria italiana

Presidente onorario Gherardo Colombo: “L'articolo 32 dice che la Repubblica tutela la salute di tutti, senza distinzione di religione, etnia, nazionalità. Insomma, chiunque”. La onlus conta 130 soci, ma l'obiettivo di questa estate è di arrivare a mille. Al via la raccolta fondi per poter salpare

Nasce ResQ, nuova nave umanitaria italiana

Batterà bandiera italiana e si ispira alla Costituzione la nuova nave di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Nasce a Milano ResQ-People Saving People, associazione e da pochi giorni anche Onlus, fondata da un piccolo gruppo di amici, professionisti di varia natura. Presidente onorario l'ex magistrato Gherardo Colombo: “L'articolo 32 della Costituzione dice che la Repubblica tutela la salute di tutti, senza distinzione di religione, etnia, nazionalità. Insomma, chiunque -ha detto alla presentazione del progetto-. La Repubblica, tutti noi, ci prendiamo cura delle persone. La Costituzione è molto inclusiva”.

Il progetto prevede principalmente due attività: una in mare e una in terra. L’attività in mare prevede un team di professionisti e volontari per prestare soccorso e raccogliere le testimonianze di quanto accade a poche miglia dalle nostre coste. Questo sarà reso possibile grazie a una nave da circa 40 metri con 10 persone di equipaggio per il funzionamento, e 9 tra medici e infermieri, soccorritori, mediatori giornalisti e fotografi. Due gommoni veloci invece, assicureranno gli avvicinamenti alle imbarcazioni in difficoltà e il salvataggio dei passeggeri. L’attività in terra consiste nell’informare l’opinione pubblica attraverso i media, le scuole e gli incontri pubblici per creare una società più consapevole, rispettosa dei Diritti Umani e accogliente.

La nuova nave umanitaria italiana ha l'appoggio di Filippo Grandi, Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, che è intervenuto alla presentazione. “Applaudo a questo iniziativa, mi sembra importante che l'abbiate presa adesso. Spero sia un messaggio che viaggi anche al di là dei confini italiani perché spetta a tutta l'Europa salvare le persone. Mi sembra quasi immorale che ancora discutiamo se è giusto o non è giusto salvare gli essere umani. È un obbligo, ma abbiamo bisogno della società civile perché gli Stati finora non sono stati all''altezza. La vostra è quindi un'iniziativa moralmente giusta e assolutamente indispensabile”.

L’acquisto e l’allestimento di una nave per attività di Search and Rescue, e il suo finanziamento per un anno, costano 2,1 milioni di euro. La cifra minima per avviare il progetto è di 1 milione di euro, ovvero il costo della nave, della preparazione, allestimento e il funzionamento per i primi 3 mesi di attività. Per questo saranno avviate campagne di crowdfunding.

Ad oggi ResQ conta 130 associati -spiega Luciano Scalettari, giornalita e presidente di ResQ-. Contiamo di diventare mille prima della fine dell’estate. L’imbarco dei mille sarà lo slogan di questa campagna associativa dedicata a tutti gli italiani che non vogliono più rimanere a guardare di fronte a queste inutili stragi. Sappiamo che quello che ci proponiamo di fare è un’impresa complessa, difficile. Ma da quando è nata l’associazione, giorno dopo giorno, abbiamo trovato e continuiamo a trovare sempre nuovi compagni di strada: volti noti e persone comuni, ingegneri, studenti, magistrati, pensionati, giornalisti, scrittori, operatori umanitari, persone di religioni diverse mosse tutta dal valore fondamentale del diritto alla vita”. Il sito della onlus è www.resq.it.

Dario Paladini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)