Nasce il museo stazione 23 maggio

Luogo e racconto multimediale. 0 - 'MuST23 - Museo Stazione 23 maggio'. Questo il titolo del progetto presentato oggi a Capaci, in provincia di Palermo. Ad illustrare l'iniziativa è stato Dario Riccobono, ideatore e fondatore del museo interattivo e...

Nasce il museo stazione 23 maggio

'MuST23 - Museo Stazione 23 maggio'. Questo il titolo del progetto presentato oggi a Capaci, in provincia di Palermo. Ad illustrare l'iniziativa è stato Dario Riccobono, ideatore e fondatore del museo interattivo e multimediale dell'associazione 'Capaci No Mafia ETS' e della cooperativa sociale Addiopizzo Travel.

"MuST23 non vuole essere il museo della strage, ma il museo della rivalsa civile - ha spiegato -, un'occasione per preservare la memoria e promuovere la partecipazione. Un'iniziativa di fondamentale importanza per la città di Capaci, anche in termini di riqualificazione territoriale, culturale e sociale".

Il progetto avrà sede nella ex stazione ferroviaria, concessa in comodato d'uso gratuito da Rete ferroviaria italiana. Prevede l'allestimento di cinque container nell'area dell'ex scalo merci e una successiva ristrutturazione della palazzina passeggeri. I container diventeranno spazi interattivi multimediali e, grazie anche alla realtà aumentata, offriranno un'esperienza immersiva per informare, educare, emozionare a partire da quel 23 maggio 1992 che ha segnato un prima e un dopo per Capaci e per l'Italia intera.

"Abbiamo fortemente voluto che il progetto venisse realizzato qui - ha sottolineato il sindaco di Capaci, Pietro Puccio -. Siamo da tempo impegnati in un processo di valorizzazione della bellezza e in percorsi di rigenerazione urbana e MuST23 va proprio in questa direzione, per tale motivo abbiamo deciso di sostenerlo".

Grazie a un primo parziale finanziamento di Invitalia nell'ambito della misura 'Cultura Crea 2.', 'MuST23' aprirà al pubblico a settembre, ma sarà sempre aperto per lavori, come un progetto in divenire, con diversi step di realizzazione e il costante coinvolgimento della comunità.

"Invitalia non poteva non essere presente in questo progetto ha affermato Vittorio Fresa, responsabile Cultura Crea - Invitalia -. Il nostro supporto non è solo finanziario ma è un impegno concreto e partecipato anche per il futuro. Oggi, con gioia, verifichiamo quanto il nostro sostegno possa produrre risultati fattivi sul territorio e sulla crescita economica e sociale. Arte e tecnologia saranno al centro del MuST23, che grazie alla direzione artistica di Davì Lamastra diverrà un'esperienza immersiva, coinvolgente e partecipata- Sarà un percorso a tappe, e tra le varie fermate facciamo questa operazione d'arte intermediale, come se fosse un gioco, un grande gioco di condivisione basato sull'accumulazione di parole, verbi, azioni e colori".

MuST23 ha già ottenuto il sostegno e il supporto di tanti partner, che a diverso titolo stanno sostenendo l'iniziativa. La Rai ha reso disponibile il proprio archivio ed è media partner del progetto.

"La Rai, con la Rai Sicilia e la Tgr Sicilia, ha raccontato e documentato (unica emittente presente in quegli anni) i morti della guerra di mafia, il lavoro di Falcone e Borsellino che portò al Maxiprocesso di cui ha registrato ogni singola udienza - ha ricordato Rino Cascio, caporedattore Tgr Sicilia -. È il più grande archivio fonico e di immagini della mafia siciliana del 20esimo secolo, delle collusioni di pezzi delle istituzioni. Ma è anche la più grande teca delle vittorie dello Stato dopo le stragi, con le catture dei latitanti, le sentenze di condanna. E non ultimo, la memoria delle rivolte civili, di studenti, imprenditori, commercianti, e semplici cittadini".

Tra i partner che hanno creduto nel progetto, Legacoop e Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana), i cui presidenti hanno testimoniato il loro sostegno al progetto con la presenza a Capaci.

"Legacoop condivide e sostiene il prezioso impegno della cooperativa Addiopizzo Travel e dell'Associazione Capaci No Mafia ETS per l'affermazione di una cultura della legalità e del rispetto dei diritti contro il ricatto mafioso - ha detto Simone Gamberini, presidente di Legacoop -. Un impegno di cui è ulteriore testimonianza questo progetto per la realizzazione di un Museo che non si limiterà a tenere viva la memoria sulla strage del 1992, ma svolgerà, come è nelle intenzioni dei promotori, una funzione di centro di aggregazione e di realizzazione di attività culturali. Il modo migliore per coinvolgere la comunità e renderla protagonista nell'alimentare e far crescere l'eredità civile che ci hanno consegnato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino".

La Ferpi ha messo a disposizione un team di professionisti che ha seguito e coordinato il lancio del progetto. Filippo Nani, presidente Ferpi, ha affermato: "In occasione del trentennale della strage di Capaci, il presidente Sergio Mattarella disse che quel 23 maggio del 1992 la storia della Repubblica sembrò fermarsi. La storia ripartì dalle lacrime di Rosaria Costa, vedova dell'agente Schifani, ai funerali di Stato, dalla reazione delle istituzioni, l'attività investigativa delle forze di polizia, e dalla comunità di Capaci - ha aggiunto -. Conservare la memoria di quell'attimo in cui la storia della nostra Repubblica sembrò fermarsi era un dovere. Così come lo era conservare e tramandare la rinascita civile di Capaci che ne è seguita. E oggi lo si fa ancor più concretamente con MuST23, luogo e racconto multimediale insieme, dove dati ed emozioni si intrecciano in un progetto che Ferpi è orgogliosa e onorata di sostenere come partner di comunicazione". Da oggi parte anche una campagna di crowdfunding che vuole confermare la natura di progetto partecipato e comunitario a partire dal sito www.must23.it.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)