New York, il Covid fa scoppiare la questione affitti: un milione di persone rischia lo sfratto

Nello stato di New York un milione di persone rischia lo sfratto e i mancati pagamenti degli affitti hanno già causato perdite nell’ordine di 1,8 miliardi di dollari. La situazione, già critica, è scoppiata con le misure di contenimento del Covid-19, che hanno causato finora 300 mila disoccupati

New York, il Covid fa scoppiare la questione affitti: un milione di persone rischia lo sfratto

Nello stato di New York un milione di persone rischia lo sfratto e i mancati pagamenti degli affitti hanno già causato perdite nell’ordine di 1,8 miliardi di dollari (dati della società di consulenza Stout). La situazione, già critica prima della pandemia, è scoppiata con le misure di contenimento del nuovo coronavirus, che hanno causato finora 300 mila disoccupati.

Gli interventi. Il governatore Andrew Cuomo aveva chiuso a marzo gran parte delle attività dei tribunali, bloccando di fatto le denunce verso gli affittuari morosi. Ma quando gli uffici giudiziari sono stati riaperti, il 22 giugno, la situazione ha ripreso a precipitare. “Le misure messe in atto durante i primi mesi della pandemia sono diventate sempre più deboli. A partire da giugno abbiamo visto un aumento nei casi di sfratto e a ottobre gli inquilini impossibilitati a pagare l’affitto non avevano quasi più protezioni legali”, ha detto a Osservatorio Diritti Marika Dias, direttrice del progetto Safety Net della Urban Justice Center di New York.

C’è tempo fino a maggio. Cuomo è intervenuto di nuovo a fine dicembre, varando una sorta di “moratoria degli sfratti”: le azioni in corso sono state bloccate per 60 giorni e nuove procedure non potranno essere avviate perlomeno fino al 1° maggio. A questo si aggiunge un pacchetto di aiuti federali, che per la sola New York valgono 1,3 miliardi di dollari.

Le criticità. Non è detto che queste azioni siano sufficienti a detonare la bomba sociale. Secondo Dias, “la moratoria è una vittoria per gli inquilini, ma non è il provvedimento universale che ci aspettavamo. Si limita a posticipare il problema”. Il nodo sono gli arretrati: i debiti dovranno comunque essere saldati entro maggio. Tanto che la soluzione invocata, nonostante gli enormi costi che comporterebbe, è proprio quella dell’eliminazione totale di quanto dovuto dalle categorie più fragili durante la pandemia.

Gli immobiliaristi, dal canto loro, invocano aiuti pubblici. “Siamo coscienti dei rischi che uno sfratto potrebbe rappresentare dal punto di vista sanitario, nel mezzo di una pandemia […] ma lo sfratto è l’unica procedura disponibile per risolvere le controversie legali e trovare un accordo tra le due parti”, ha dichiarato Michael Johnson, direttore comunicazione del Community Housing Improvement Program, che rappresenta 4.000 immobiliaristi. L’organizzazione chiede che sia il governo a pagare gli arretrati.

L’articolo integrale di Laura Loguercio (da New York, Stati Uniti), "Affitti New York: sfratti bloccati, ma il problema è solo rimandato", può essere letto su Osservatorio Diritti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)