Oltre 4 milioni di veneti al voto domenica 25 settembre: sceglieranno 32 deputati e 16 senatori

Oltre 4 milioni di veneti sono chiamati alle urne domenica 25 settembre (dalle 7 alle 23) per scegliere 32 deputati e 16 senatori della diciannovesima legislatura repubblicana.

Oltre 4 milioni di veneti al voto domenica 25 settembre: sceglieranno 32 deputati e 16 senatori

Al 30 giugno di quest’anno, in base alle rilevazioni del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Viminale, su un totale di 4.855.904 cittadini italiani, risultavano iscritti alle liste elettorali 4.178.505 aventi diritto (2.046.584 uomini e 2.131.921 donne). I diciottenni, che votano per la prima volta sia per la Camera che per il Senato, ammontavano a 25.842 (13.325 uomini e 12.517 donne). All’estero risiedono 216.260 elettori e 209.730 elettrici.

I deputati da eleggere. A Montecitorio troveranno posto 400 inquilini (230 in meno rispetto alle precedenti legislature): 147 seggi vengono assegnati nei collegi uninominali (cioè dove vince il candidato della coalizione o del partito che raccoglie un voto in più degli avversari); 245 nei collegi plurinominali (cioè quelli, assegnati con sistema proporzionale, in cui i partiti presentano le loro liste bloccate): otto nella circoscrizione Estero. Dodici deputati vengono eletti nei collegi uninominali: cinque nella circoscrizione Veneto 1 (Venezia-Treviso-Belluno), sette nella circoscrizione Veneto 2 (Padova-Rovigo-Verona-Vicenza). I collegi uninominali di Veneto 1 fanno capo a Venezia, Chioggia, Treviso, Castelfranco Veneto e Belluno; i collegi maggioritari di Veneto 2 fanno riferimento a Rovigo, Selvazzano Dentro, Padova, Bassano del Grappa, Vicenza, Verona, Villafranca di Verona. Venti gli eletti nei collegi plurinominali: otto in Veneto 1, dodici in Veneto 2. Nella circoscrizione Veneto 1 sono in lizza 15 partiti (l’ordine sulla scheda rosa è stabilito tramite sorteggio): Alternativa per l’Italia-No Green Pass; Italexit con Paragone; i quattro della coalizione di centrodestra (Forza Italia-Noi Moderati-Lega Salvini Premier-Fratelli d’Italia); Italia Sovrana e Popolare; Movimento Cinque Stelle; i quattro della coalizione di centrosinistra (Partito democratico, Più Europa, Impegno Civico, Alleanza Verdi- Sinistra); Vita; Unione Popolare; Azione-Italia Viva. Nella circoscrizione Veneto 2 le liste sono invece 14: manca Alternativa per l’Italia-No Green Pass.

I senatori da eleggere. Nell’aula di Palazzo Madama troveranno posto 200 senatori (prima erano 315), ai quali si affiancano sei senatori a vita: Elena Cattaneo, Mario Monti, Giorgio Napolitano, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Liliana Segre. Settantaquattro seggi vengono attribuiti negli uninominali; 122 nei plurinominali; quattro senatori vengono eletti all’estero. Il Veneto sarà rappresentato da 16 senatori: 5 eletti nei collegi uninominali, 11 nei plurinominali. I collegi uninominali sono per lo più su base provinciale: Rovigo e Venezia sono accorpate; Belluno è unita a Treviso; poi troviamo Padova, Vicenza e Verona. Nel collegio plurinominale 1 (Belluno-Rovigo-Treviso-Venezia) sono in palio cinque
segg; nel plurinominale 2 (Padova-Vicenza-Verona) ne vengono assegnati sei. Per la prima volta possono votare per il Senato anche i maggiorenni (prima bisognava avere 25 anni). I partiti in lizza sono 15: i quattro del centrosinistra (Verdi-Sinistra, Pd, Impegno Civico, Più Europa); i quattro del centrodestra (Noi Moderati, Forza Italia, Lega, Fdi); Italexit; Vita; M5S; Azione-Italia Viva; Italia Sovrana e Popolare; Unione Popolare; Alternativa per l’Italia-No Green Pass.

Come si vota. Al seggio ci si deve presentare con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento. Il meccanismo di voto è lo stesso per la Camera (scheda rosa) e per il Senato (scheda gialla). Per ogni scheda l’elettore ha a disposizione un solo voto, che può esprimere tracciando una croce sul rettangolo che contiene il simbolo della lista prescelta. In questo modo il voto è valido sia per la lista che per il candidato collegato all’uninominale. In alternativa si può tracciare una croce sul nome del candidato all’uninominale. In questo modo si vota automaticamente anche la lista collegata, se si tratta di una lista singola. Se invece si tratta di una coalizione, il voto vale per il candidato all’uninominale e poi viene ripartito tra i partiti della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio uninominale da ciascuna lista. Va ricordato che non è ammesso il voto disgiunto: ovvero non si può tracciare una croce su un candidato all’uninominale e su una lista che non sia ad esso collegata.

Lo sbarramento. Partecipano all’assegnazione dei seggi le coalizioni che abbiano superato il 10%; le liste in coalizione che abbiano superato il 3%; le liste singole che abbiano superato il 3%. Non vengono conteggiati i voti alle liste che si fermano sotto l’1%. Vengono sommati alle coalizioni i voti dei partiti attestati fra l’1% e il 3%, ma queste liste non ottengono seggi.

Il tagliando antifrode. Non si può entrare al seggio armati o provvisti di uno strumento atto ad offendere. All’interno delle cabine elettorali non si possono introdurre telefoni cellulari o altre apparecchiature che consentano di fotografare o registrare immagini; per chi contravviene alla norma è prevista la sanzione dell’arresto da tre a sei mesi e l’ammenda da 300 a 1.000 euro. Ogni scheda è provvista di un’appendice, il cosiddetto “tagliando antifrode”, dotata di un codice alfanumerico progressivo, che dev’essere staccata dal presidente del seggio dopo che l’elettore ha espresso il suo voto. Quindi l’elettore non può infilare autonomamente la scheda nell’urna. Al seggio vanno applicati i protocolli sanitari anti-Covid 19, l’utilizzo della mascherina chirurgica da parte degli elettori è “fortemente raccomandato”.

Lo scrutinio. Le operazioni di spoglio delle schede iniziano alle 23; si parte con il Senato, successivamente si passa alla Camera. Ogni seggio è costituito dal presidente, dal segretario e da quattro scrutatori. Per il presidente è previsto un compenso di 187 euro; per gli scrutatori e il segretario di 145 euro.

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