Per Draghi economia in forte miglioramento. E sui migranti: "Gestione davvero europea"

Lo ha detto il presidente del Consiglio riferendo alla Camera in vista del Consiglio europeo. Covid: "Quadro epidemiologico migliorato, non ci faremo trovare impreparati di fronte a una nuova pandemia". In tema di migranti riferisce: "Una gestione umana, ma deve essere davvero europea". Turchia: "Collaborazione, ma preoccupati per il rispetto dei diritti"

Per Draghi economia in forte miglioramento. E sui migranti: "Gestione davvero europea"

"La situazione economica europea e italiana è in forte miglioramento". Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi, riferendo alla Camera in vista del Consiglio europeo. Il premier spiega che "secondo le proiezioni della Commissione europea, nel 2021 e nel 2022 l'Italia crescerà rispettivamente del 4,2% e del 4,4%, come l'Ue nel suo complesso. Molti degli indicatori che abbiamo a disposizione ci indicano che la ripresa sarà ancora più sostenuta. Gli ultimi dati sulla fiducia di imprese e consumatori, riferiti al mese di maggio, sono infatti in marcato aumento". Draghi ricorda che "il dato per le imprese, in particolare, è in forte accelerazione rispetto alla tendenza positiva degli ultimi mesi, ed è il dato più alto da febbraio 2018. Anche il commercio estero è ripartito. Nel mese di aprile, le esportazioni sono cresciute notevolmente non solo rispetto all'anno scorso - quando il loro livello era stato eccezionalmente basso - ma anche rispetto a due anni fa, segnando un +7,4%". "Sempre ad aprile - prosegue il premier - l'indice della produzione industriale è aumentato dell'1,8% rispetto a marzo. La fiducia, insomma, sta tornando". 

COVID: CONTROLLARE IL DIFFONDERSI DI NUOVE PERICOLOSE VARIANTI

"In questo quadro economico positivo, permangono alcuni rischi. Il primo è proprio la situazione epidemiologica, di cui parlerò più avanti nel mio intervento. Sebbene in forte miglioramento, questa deve essere monitorata con attenzione". Dice il presidente del Consiglio Mario Draghi. "In particolare- aggiunge- dobbiamo tenere sotto controllo l'emergere e il diffondersi di nuove e pericolose varianti, che possono rallentare il programma di riaperture e frenare consumi e investimenti. Il secondo potenziale pericolo è l'inflazione, che nell'area euro ha raggiunto il 2% a maggio dopo l'1,6% ad aprile. C'è largo consenso che, a oggi, questo aumento sia temporaneo perché legato a un recupero della domanda, a strozzature dell'offerta e a effetti contabili", termina. 

COVID: QUADRO EPIDEMIOLOGICO MIGLIORATO IN EUROPA E IN ITALIA

"Per quanto riguarda la pandemia, rispetto alle mie Comunicazioni alle Camere del 24 marzo, il quadro epidemiologico in Italia e in generale in Europa è molto migliorato. La scorsa settimana in tutta l'Ue abbiamo registrato circa 90 mila casi e ci sono stati 2.600 decessi dovuti al Covid-19. Due mesi fa, i casi erano circa un milione a settimana e i decessi settimanali erano sei volte quelli attuali".

COVID: MIGLIORAMENTI CON VACCINO, AVANTI CONTRO VARIANTE DELTA

Il miglioramento nel contrasto al coronavirus "è merito della campagna vaccinale che procede in modo spedito. A metà aprile in Italia solo un adulto su quattro aveva ricevuto almeno una dose e appena uno su dieci aveva completato il ciclo vaccinale".

"Ad oggi- sostiene- nell'Unione europea più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino. In Italia la quota è quasi del 60% e circa il 30% della popolazione adulta ha completato l'intero ciclo di vaccinazione. I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta 'variante Delta', ci impongono di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità", conclude Draghi.

COVID: NON CI FAREMO TROVARE DI NUOVO IMPREPARATI

L'Italia non si farà trovare impreparata di fronte a una nuova possibile pandemia. "Durante il Consiglio europeo verrà inoltre accolta la decisione adottata dalla 74esima Assemblea Generale dell'Oms di convocare una Sessione speciale dell'Assemblea mondiale della salute a novembre. In quell'occasione si discuterà di un quadro comune per migliorare la preparazione globale a future pandemie sulla base delle lezioni apprese durante questa crisi sanitaria. L'Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all'arrivo del Covid-19. Non possiamo permettere che questo accada di nuovo", dice il premier. La Dichiarazione di Roma, approvata anch'essa al Global Health Summit, "fornisce un'ottima base per una maggiore cooperazione e solidarietà internazionale in futuro", aggiunge.

POLITICA ESPANSIVA ESSENZIALE, PROTEGGERE LA CRESCITA DELLA DOMANDA

"Una politica di bilancio espansiva è essenziale per preservare ritmi di crescita sostenuti che, a loro volta, permetteranno di ridurre l'indebitamento".

"Ora si tratta di proteggere la crescita della domanda". "Tuttavia, è importante che tutti i governi si impegnino a tornare a una politica di bilancio prudente, una volta che la crescita sarà di nuovo sostenibile. Questo serve a rassicurare gli investitori, prevenire eventuali rialzi dei tassi d'interesse, e dunque favorire gli attuali programmi di investimenti. L'ultimo rischio riguarda la coesione sociale e la sostenibilità ambientale". 

ECONOMIA: MONITORARE IL RISCHIO DIVERGENZA TRA ZONA EURO E USA

"Dobbiamo mantenere alta l'attenzione affinché le aspettative di inflazione restino ancorate al target di medio termine". Dice il presidente Mario Draghi. "E dobbiamo monitorare - aggiunge - il rischio di una divergenza tra l'economia della zona euro e quella statunitense, e le implicazioni che questa avrebbe per la politica monetaria della BCE e della Federal Reserve".

GOVERNO: DEBITO ULTERIORE RISCHIO, IN UE +16,7% RAPPORTO PIL NEL 2020

"Un ulteriore rischio è legato al debito. Nel corso del 2020, il rapporto debito-Pil nell'Ue è salito di 16,7 punti percentuali; in Spagna di 25,7, in Francia di 18,5 e in Italia, di 15,8 punti. Nel 2020, i governi europei hanno utilizzato in maniera corposa le garanzie statali, per un totale di 450 miliardi di euro nei soli quattro Paesi più grandi dell'Unione".

MIGRANTI: GESTIONE UMANA, MA DEVE ESSERE DAVVERO EUROPEA

"Un altro tema che ci riguarda da vicino è quello della gestione dei flussi migratori, che torna ad essere in agenda al Consiglio europeo su precisa richiesta dell'Italia", dice il premier, riferendo alla Camera in vista del Consiglio europeo. "Come ho dichiarato in passato, il Governo vuole gestire l'immigrazione in modo equilibrato, efficace e umano. Ma questa gestione non può essere soltanto italiana. Deve essere davvero europea", aggiunge Draghi, tra gli applausi di Montecitorio. Poco prima l'aula aveva applaudito quando Draghi ha ricordato che è stata l'Italia a chiedere che le politiche migratorie fossero inserite nell'agenda del Consiglio. "Torna ad essere in agenda al Consiglio Europeo su precisa richiesta dell'Italia".

MIGRANTI: IL CONSIGLIO UE FAVORISCA IL SOSTEGNO AI CORRIDOI UMANITARI

"Vogliamo che il Consiglio promuova un'azione più incisiva sui rimpatri, anche attraverso lo strumento dei rimpatri volontari assistiti, e che favorisca un impegno comune a sostegno dei corridoi umanitari. Ci sono pochi altri paesi che li fanno e, seppure in così ridotta dimensione, li fanno pure bene".

TURCHIA: COLLABORAZIONE, MA PREOCCUPATI PER IL RISPETTO DEI DIRITTI

"Ribadiremo però la nostra preoccupazione per il rispetto dei diritti fondamentali in Turchia, come i diritti delle donne, i diritti civili e i diritti umani". L'aula di Montecitorio accoglie con un convinto applauso le parole del presidente del consiglio Mario Draghi sulla Turchia. Draghi, che riferisce in vista del Consiglio europeo, ricorda che in tema di politica estera il Consiglio "si occuperà prima di tutto dei rapporti tra Ue e Turchia. Nella sua riunione di marzo, il Consiglio aveva ricordato come sia di interesse strategico europeo avere una situazione di stabilità e sicurezza nel Mediterraneo Orientale e dunque collaborare con la Turchia. Il Consiglio intende sottolineare di nuovo la disponibilità dell'Unione europea a cooperare in alcune aree di interesse comune, come la lotta ai cambiamenti climatici, la salute pubblica o la lotta al terrorismo". (RS/DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)