Raid con droni nel Tigray, l'Onu ferma gli aiuti umanitari

L'annuncio in concomitanza con la denuncia dei ribelli tigrini di un bombardamento che avrebbe provocato 56 vittime in un campo per sfollati interni nei pressi di Dedebit, nel nord-ovest della regione etiope

Raid con droni nel Tigray, l'Onu ferma gli aiuti umanitari

A seguito delle denunce di ripetuti attacchi aerei con droni da parte dell'esercito etiope le Nazioni Unite hanno sospeso le attività delle loro agenzia umanitarie in alcune aree della regione del Tigray, epicentro di oltre un anno di conflitto civile nel nord del Paese africano. L'annuncio, che è stato diffuso dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), arriva in concomitanza con la denuncia dei ribelli tigrini di un bombardamento che avrebbe provocato 56 vittime in un campo per sfollati interni nei pressi di Dedebit, nel nord-ovest del Tigray.

Stando a quanto comunica l'Ocha, che aveva già preannunciato una decisione di questo genere la settimana scorsa, "i partner umanitari" dell'Onu "hanno sospeso le attività nell'area a causa delle continue minacce di attacchi di droni". Fra queste l'agenzia cita anche il raid sul campo di Dedebit, facendo riferimento a "decine di vittime".

La notizia confermerebbe quanto denunciato dal partito e milizia tigrino contro cui le forze armate etiope hanno lanciato un'offensiva ormai 15 mesi fa, il Fronte di liberazione del popolo tigrino (Tplf). In un comunicato rilanciato da uno dei portavoce della formazione, Getachew Reda, si afferma che l'attacco con droni sul campo per sfollati interni avrebbe provocato "almeno 56 vittime e oltre 100 feriti". Il blitz, di cui non ci sono conferme indipendenti, sarebbe avvenuto nella notte tra il 7 e 8 gennaio, quindi, come evidenzia la stessa nota del Tplf, nella notte del Natale ortodosso che si celebra in buona parte dell'Etiopia.

La settimana scorsa il portavoce del segretario generale dell'Onu, Stéphane Dujarric, ha affermato che i continui scontri nella regione impediscono l'approvvigionamento del carburante e dei rifornimenti necessari per distribuire gli aiuti alla popolazione locale. La situazione umanitaria in Tigray è stata più volte descritta come "catastrofica".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)