Rifugiati: appello vescovi cattolici e anglicani di Francia e UK per migranti di Calais, “sono nostri fratelli e meritano di essere aiutati”

Dal nord e dal sud della Manica, sei vescovi cattolici e anglicani di Francia e Regno Unito, da Dover a Calais, hanno unito le voci pubblicando una dichiarazione comune in occasione della Giornata mondiale del rifugiato delle Nazioni Unite, domenica 20 giugno.

Rifugiati: appello vescovi cattolici e anglicani di Francia e UK per migranti di Calais, “sono nostri fratelli e meritano di essere aiutati”

I migranti, scrivono nel testo pubblicato sul sito della diocesi di Lille , “sono nostri fratelli e sorelle in umanità e meritano di essere aiutati a trovare luoghi dove possano vivere con dignità e contribuire alla società civile”. Questo nuovo appello a favore dei rifugiati arriva due giorni dopo il salvataggio di 80 migranti da parte dei servizi francesi mentre tentavano di attraversare la Manica. Secondo l’Afp, nel 2020 si sono verificati più di 9.500 tentativi di questo tipo per raggiungere il Regno Unito, quattro volte di più rispetto al 2019. A marzo, il vescovo di Arras (Calais), mons. Olivier Leborgne, si era unito, a Véronique Fayet, presidente del Secours Catholique, per denunciare la gravissima situazione dei migranti a Calais in attesa di attraversare il canale. Lanciando un appello a “porre fine alla negazione della realtà” e creare una vera base umanitaria. Appello al quale poi hanno aderito i vescovi inglesi e francesi per la Giornata mondiale del rifugiato.

Con tristezza osserviamo la mancanza di speranza che spinge le persone in difficoltà a essere sfruttate dai trafficanti e ad aumentare così i profitti del loro commercio illegale. Siamo incoraggiati da tutti coloro che, indipendentemente dal loro credo religioso, offrono generosamente sostegno finanziario e materiale, tempo e capacità, riparo e alloggio. Queste persone ignorano la retorica del pregiudizio e della paura che impedisce la creazione di nuove politiche costruttive e alternative alla chiusura delle frontiere e al rafforzamento della sicurezza. Le storie di tutti dovrebbero essere ascoltate prima di prendere decisioni sul loro futuro. Esortiamo tutti coloro che si riuniscono nei luoghi di culto lungo i confini degli Stati europei a pregare e a offrire un migliore trattamento a tutte le donne, gli uomini e i bambini vulnerabili. Noi, incoraggiamo gli abitanti delle nostre regioni a creare un clima di accoglienza e comprensione per questi esuli che condividono speranze e bisogni di tutta l’umanità”. A firmare l’appello sono i vescovi cattolici mons. Lode Aerts (Bruges), mons. Olivier Leborgne (Arras),  mons. Laurent Ulrich (Lille), mons. John Wilson (Southwark) e i vescovi anglicani Rose Hudson Wilkin (Dover), Robert Innes (Gibilterra in Europa).

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Fonte: Sir