Scuolabus e mensa gratis, ma non per i bambini stranieri. Nuovo caso dopo Lodi

Succede nel Comune di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. Una delibera prevede che per accedere al servizio uno dei genitori sia italiano o europeo. Le associazioni Asgi e Arci hanno depositato un ricorso in tribunale: “Apartheid sulla pelle dei bambini”

Scuolabus e mensa gratis, ma non per i bambini stranieri. Nuovo caso dopo Lodi

Lo scuolabus e la mensa per i bambini sono gratis, ma per accedere al bonus  almeno uno dei due genitori deve avere la cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione europea. Lo prevede  una delibera  del Comune di Montorio al Vomano del  31 agosto 2022. I genitori stranieri, con nazionalità di un paese extra Ue saranno quindi costretti, a pagare per il servizio, anche se si trovano in condizioni economiche disagiate e nonostante siano residenti nel Comune e pienamente in regola con il permesso di soggiorno e con il pagamento dei tributi comunali.

“E’ un caso di discriminazione, fondata sulla nazionalità - spiega l’avvocato Gianni Piscione di Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) -. A parità di requisiti, infatti, le famiglie extra europee non possono fare richiesta del servizio”. Asgi insieme ad Arci hanno depositato oggi un ricorso in tribunale di Pescara contro la delibera ritenuta “ in contrasto con l’ordinamento nazionale e internazionale posto a tutela dei minori con cittadinanza extra Ue”. Secondo le due associazioni questa misura “costituisce una vera e propria forma di apartheid, per di più utilizzata sulla pelle dei bambini”.

Le associazioni evidenziano che “queste politiche di esclusione non soltanto sono apertamente illegittime dal punto di vista giuridico, ma contribuiscono altresì a creare situazioni di emarginazione che, oltre a essere eticamente inaccettabili, provocano conflitti e tensioni sociali e vanno a danno di tutta la popolazione residente, straniera e italiana”.Non è il primo caso di provvedimenti discriminatori nei confronti delle famiglie straniere. Nel 2018, il Comune di Lodi è stato condannato per aver introdotto nel regolamento delle prestazioni sociali, tra cui il servizio mensa a scuola, la richiesta di una documentazione aggiuntiva per gli stranieri: oltre all’Isee, infatti, avrebbero dovuto presentare i certificati dei consolati dei paesi di origine per dimostrare che non avevano altri beni o redditi. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)