Siria. La denuncia di Un Ponte Per: "Colpite nostre ambulanze"

L’aviazione militare turca ha colpito uno dei presidi sanitari di emergenza costruiti a sud di Ras Al Ain insieme alla Mezzaluna Rossa Curda. Due medici sono stati feriti e le ambulanze dell'ong sono state danneggiate

Siria. La denuncia di Un Ponte Per: "Colpite nostre ambulanze"

ROMA - "Tra le 7 e le 8 di questa mattina, 12 ottobre, l’aviazione militare turca ha colpito uno dei presidi sanitari di emergenza costruiti a sud di Ras Al Ain insieme alla Mezzaluna Rossa Curda (KRC). Due medici della KRC sono stati feriti e le nostre ambulanze sono state danneggiate". La denuncia arriva dall'ong italiana Un Ponte Per impegnata nel Nord della Siria. 

"Chiediamo con forza che le istituzioni internazionali si adoperino perché il Diritto Umanitario Internazionale e la Convenzione di Ginevra siano rispettate: le strutture mediche, il personale medico-sanitario, gli operatori e le operatrici umanitarie devono essere protette in tempo di guerra, e non possono diventare un target - sottolinea l'organizzazione -. Così come non possono diventarlo le popolazioni e le infrastrutture civili.  Se niente verrà fatto per fermare tutto questo, sarà impossibile sostenere la popolazione e portare l’aiuto umanitario necessario". 
Un Ponte per lavora in Siria dal 2015: "stavamo realizzando con le autorità civili curdo/arabe un piano per assicurare a tutta la regione un servizio sanitario pubblico ed universale - spiega in una nota -. Stavamo inoltre operando insieme all’Anci e alle municipalità di quelle zone per la formazione di amministratori e amministratrici locali nel campo della gestione finanziaria dei Comuni, del ciclo dei rifiuti, della gestione dell’acqua come bene comune di quelle comunità. La guerra rischia di buttare all’aria tutti questi progetti e di ridurre in macerie un territorio che ha dato rifugio ed ospitalità a più di 1 milione di persone rifugiate provenienti da zone di guerra in Siria".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)