Stati generali, Conte: "Piano per digitale, green e inclusione sociale" ​

Il premier aprendo gli Stati generali dell'economia ricorda l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze e la povertà, migliorare l'istruzione, contrastare la dispersione educativa, ridurre il gap infrastrutturale fra Nord e Sud, incrementare la partecipazione femminile al mercato del lavoro

Stati generali, Conte: "Piano per digitale, green e inclusione sociale" ​

Sono tre le linee strategiche su cui punta il piano di rilancio dopo l'emergenza sanitaria legata al covid 19: modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale, territoriale e di genere. Lo spiega  il premier, Giuseppe Conte, aprendo gli  Stati generali dell'economia al via stamattina a Villa Pamphili, a Roma. Una scelta, quella della location  che e' apparsa a qualcuno inusuale, spiega Conte, ma che "è proprio un omaggio alla bellezza italiana. Nel momento in cui progettiamo il rilancio dobbiamo far in modo che il mondo intero possa avere concentrata la sua attenzione sulla bellezza del nostro paese". "Nell'ambito di questo progetto rientra anche l'investimento nella bellezza del nostro Paese", sottolinea.

"I leader europei, e avverto questa responsabilità anche io, devono dimostrare di aver capito che si tratta di difendere dei comuni interessi. Perché e' chiaro che se esporremo il mercato unico a una frammentazione, se lasceremo che le catene del valore vengano lacerate da questa pandemia, se daremo spazio fiscale a queste asimmetrie e' chiaro che la prospettiva europea viene compromessa. Le sfide al cambiamento sono sfide comuni. Le sfide al cambiamento sono in parte sfide comuni ma dobbiamo inserirle in un contesto globale", ha aggiunto.

"Il piano che stiamo elaborando si articola su tre linee strategiche: modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale, territoriale e di genere". "Stiamo lavorando per avere una Pubblica amministrazione piu' efficiente, digitalizzata. Dobbiamo assicurare che le tecnologie digitali già esistenti per la vita di tutti i giorni possano incrementare la produttività dell'economia e l'innovazione", sottolinea il premier. Intervenire sull'inclusione sociale, spiega Conte, "vuol dire ridurre le disuguaglianze e la povertà, migliorare l'istruzione, contrastare la dispersione educativa e diffondere la conoscenza degli strumenti digitali, ottenere una migliore qualita' della vita nei centri urbani e nelle periferie, ridurre il gap infrastrutturale fra Nord e Sud, incrementare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, puntando a pari opportunita' a livello sociale e di genere. Rafforzare la nostra sanita', cosi' duramente colpita dalla pandemia, per tutelare la salute di tutti".

Con la giornata di oggi si apre un intenso dialogo e un'interlocuzione che il governo intende realizzare con tutte le forze economiche, politiche, sociali e culturali del Paese, perche' siamo chiamati ad affrontare uno snodo fondamentale per l'economia". Il premier parla di un “progetto coraggioso, condiviso e ne dobbiamo anche approfittare per tramutare la crisi in opportunità per rimuovere tutti gli ostacoli che l'hanno frenata durante l'ultimo ventennio”. "E' un programma ambizioso, ma dal confronto che avremo già oggi e la settimana prossima ricaveremo dei progetti concreti perché' non intendiamo disperdere in mille rivoli poco producenti le risorse che anche a livello europeo riusciremo a conseguire. Conosciamo i nostri vincoli di finanza pubblica, la necessita' di tenere in equilibrio la nostra finanza pubblica quindi non possiamo mancare l'occasione per rilanciare la produttivita' del nostro Paese", sottolinea Conte.

"Le risorse e l'allocazione del Recovery Fund, ora ribattezzato Next Generation EU, a favore del quale l'Italia ha combattuto con forza e determinazione, giocheranno un ruolo fondamentale per la ripartenza dell'economia europea e per la difesa delle catene del valore, che costituiscono l'ossatura del mercato unico", prosegue. "Per l'Europa si tratta di un passaggio che non abbiamo esitato a definire storico, e che richiede una risposta davvero all'altezza del momento. Le istituzioni comunitarie, a partire dalla Banca centrale europea e dalla Commissione Europea, il Parlamento stesso hanno tutte raccolto questa sfida, ma dobbiamo continuare ancora a mantenere alta la nostra ambizione".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)