Studio Onu su Hiv/Aids: per 1 bambino su 2 niente farmaci

Nel mondo quasi la metà dei bambini con il virus dell'Hiv non ha accesso ai trattamenti retrovirali salvavita necessari per affrontare la malattia: è uno dei dati che emerge dal rapporto annuale del Programma delle Nazioni Unite per l'Hiv/Aids (Unaids)

Studio Onu su Hiv/Aids: per 1 bambino su 2 niente farmaci

Nel mondo quasi la metà dei bambini affetti dal virus dell'Hiv non ha accesso ai trattamenti retrovirali salvavita necessari per affrontare la malattia: è uno dei dati che emerge dal rapporto annuale sulla risposta alla pandemia di Hiv del Programma delle Nazioni Unite per l'Hiv/Aids (Unaids), pubblicato in queste ore.

Il quadro delineato nel documento non è positivo: l'ente dell'Onu afferma che nel 2021 "i progressi contro la pandemia di Hiv/Aids hanno vacillato, le risorse si sono ridotte e milioni di vite, di conseguenza, sono a rischio".

Fra i dati che meglio mettono in luce questo arretramento nella lotta alla diffusione del virus, c'è il calo nei numeri dei nuovi contagi: fra il 2020 e il 2021 si è registrato una diminuzione dei nuovi casi pari a solo il 3,6%, la più bassa dal 2016. Il numero delle nuove infezioni è stato di 1,5 milioni, superiore agli obiettivi globali fissati dall'Unaids di circa un milione.

Rispetto alla diffusione dei contagi dal punto di vista geografico, si osserva un calo "signficativo" in Africa occidentale e centrale e nei Caraibi, e un aumento in Europa orientale, Nord Africa, Medio Oriente, America Latina e anche nella regione dell'Asia-Pacifico. Nel mondo, stando ai dati di Unaids, circa la metà delle 40 milioni di persone che convivono con il virus si trova in Africa.

Dal rapporto emerge inoltre che le giovani donne e le adolescenti sono le componenti della società più colpite dalla diffusione dell'Hiv/Aids: in questa fascia della popolazione di registra una nuova infezione ogni due minuti. Fra le dinamiche che hanno contribuito a una diffusione diseguale del virus, "l'interruzione dei principali servizi di trattamento e prevenzione dell'Hiv, la chiusura delle scuole per milioni di ragazzi a causa della pandemia di Covid-19 e i picchi di gravidanze adolescenziali e violenza di genere", registrati nell'ultimo anno.

Diseguale è anche l'accesso ai medicinali retrovirali che servono per trattare l'Hiv/Aids: il 52% dei bambini in tutto il mondo non vi ha accesso e la disparità generazionale nell'ottenimento di questi farmaci continua ad aumentare.

Nel 2021 le persone che hanno perso la vita a causa dell'Hiv sono state 650mila, una al minuto. Morti "prevedibili" secondo la direttrice esecutiva dell'Unaids Winnie Byanyima, che ha evidenziato che la pandemia di Hiv/Aids "prospera in mezzo all'altra pandemia, quella di Covid-19, sfollamenti di massa e altre crisi". 

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)