Terra dei fuochi e roghi dei rifiuti, il Governo firma il piano d'azione

Si intitola “Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti”. È contenuto nel protocollo firmato a Caserta dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da sette ministri (ambiente, interni, sviluppo economico, difesa, salute, giustizia, sud) e dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Terra dei fuochi e roghi dei rifiuti, il Governo firma il piano d'azione

Il protocollo, adottato in via sperimentale, ha una durata di due anni e nelle intenzioni del governo dovrebbe rappresentare un modello esportabile anche al di fuori della “terra dei fuochi”. Dovrebbe inoltre essere seguito, forse a gennaio, da un disegno di legge organico riguardante tutto il territorio nazionale.

Alcune delle misure annunciate sono sostanzialmente nuove, altre sono in realtà la ripresa e lo sviluppo di azioni già avviate con alterne fortune. Si prevede, per esempio, il rafforzamento dell’impiego dell’esercito per presidiare i siti più a rischio; l’impiego sul territorio dei vigili del fuoco, delle forze di polizia e in particolare dei carabinieri specializzati con funzioni di intelligence; l’utilizzo dei droni e dei satelliti in un sistema integrato di sorveglianza; l’estensione a tutta la regione del monitoraggio dello stato di saluti già attivo grazie ai medici di famiglia; la costituzione di una banca dati unitaria.

Dal punto di vista istituzionale la novità principale è costituita dalla nascita, a Palazzo Chigi, dell’“Unità di coordinamento del Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti”, una sorta di cabina di regia con i rappresentanti di tutti i soggetti che hanno firmato il protocollo, mentre a livello territoriale saranno le prefetture a svolgere le funzioni di attivazione e raccordo. Oltre ai quattro articoli relativi alla costituzione dell’Unità di coordinamento, il protocollo presenta due allegati: il primo contiene l’articolazione del Piano vero e proprio, il secondo presenta ulteriori misure a carico diretto dei ministeri interessati. Il Piano, come evidenzia il primo allegato, è diviso in tre ambiti d’intervento: tutela della salute della popolazione, tutela ambientale ed ecosistemica, presidio e controllo del territorio e prevenzione degli incendi dei rifiuti.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)