Trump "bombarda" la Nato perché vuole scaricare l'Europa
Alleanze militari. Il presidente degli Stati Uniti considera gli europei una palla al piede per la sua politica internazionale di difesa.
Donald Trump sta bombardando la Nato – l’alleanza militare tra diversi Paesi “occidentali” – dal di dentro. Non è un mistero che il presidente americano la consideri una palla al piede: il grosso della spesa e degli sforzi è sostenuto dagli americani, mentre gli altri – stando alle parole di Trump – sono “parassiti” che godono dell’ombrello a stelle e strisce. Da qui il continuo monito presidenziale ai Paesi membri di destinare almeno il 2 per mille del pil annuo alla fortificazione dell’alleanza. Cifra che solo Usa e Gran Bretagna stanziano.
La questione è più complessa rispetto al mero dato ragionieristico. Quel 2 per cento del pil vuol dire tutto e niente. Per la Grecia, significherebbe giusto la manutenzione di quel poco che ha, soprattutto navi schierate contro un altro membro della Nato: la Turchia.
La spesa militare americana è assolutamente spaventosa, commisurata però al fatto che gli Usa sono la prima potenza mondiale. Gli oltre 600 miliardi di dollari sono una cifra trenta volte superiore rispetto alla spesa militare italiana (noi non abbiamo sommergibili atomici, flotte di portaerei, basi militari in mezzo mondo…).
Infine le intemerate trumpiane sono pure ideologiche. Per lui, noi europei siamo solo un fastidio. Prima fra tutti, la Germania, che è potenza economica a livello mondiale ma, militarmente parlando, è poco o nulla. L’esercito tedesco è niente in tutto e la sicurezza interna è più che altro gestita dagli oltre 30 mila americani di stanza in Germania, con i loro armamenti.
Già, ma questi armamenti contro chi sono rivolti? Qui da noi, verso un unico obiettivo: la Russia, ossessione di mezza Europa dell’Est, ma non molto considerata dall’America di Trump, che anzi vorrebbe stringere rapporti più stretti con Putin e compagni. Casomai preoccupa la Cina, che per noi europei non è certo vicina. E rimane che Trump sta cercando di disimpegnarsi da molti scenari internazionali, sempre più riluttante a indossare i panni di “poliziotto del mondo”.