Un piano per l'infanzia straordinario nel Pnrr: "Non solo progetti e bonus ma politiche"

Approvata la mozione frutto del lavoro dell'Intergruppo parlamentare infanzia e adolescenza, che ha coinvolto oltre 200 realtà del terzo settore. Chiede al governo di definire un capitolo strutturato  nel piano di ripresa che "comprenda tutto ciò che riguarda i bambini", dalla scuola alla legalità

Un piano per l'infanzia straordinario nel Pnrr: "Non solo progetti e bonus ma politiche"

Realizzare all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza un piano per l’infanzia straordinario: è l’impegno per il governo previsto dalla mozione, a prima firma Paolo Lattanzio, approvata ieri, frutto del lavoro dell'Intergruppo parlamentare “Infanzia e Adolescenza”. Nato l'anno scorso con la volontà di “puntare un faro sulle condizioni di vita di bambini e adolescenti durante la pandemia”, l’Intergruppo nei mesi scorsi ha coinvolto oltre 200 realtà del terzo settore; la mozione presentata a novembre 2020 è poi diventata una mozione di maggioranza.

"La mozione - scrivono i deputati dem Paolo Lattanzio e Paolo Siani - chiede al governo di realizzare all'interno del Pnrr un vero e proprio Piano Infanzia straordinario, che si affianchi a quello biennale nazionale che sarà presentato a breve. Un capitolo strutturato, all'interno del Piano, con prospettiva ampia, che non guardi solo alle competenze della famiglia ma comprenda tutto ciò che riguarda i bambini, con uno sguardo a 360 gradi, dalla scuola all'educazione, dai primi mille giorni allo sport alla legalità. Quindi la realizzazione di un piano nazionale asili nido finalizzato a garantire l'accesso a tutti i bambini da 0 a 3 anni, realizzando le necessarie e adeguate strutture, soprattutto nel Sud, e prevedendo un conseguente piano di assunzione di personale qualificato e l'istituzione nelle scuole di sportelli di ascolto psicologico nell'ambito del patto educativo scuola-genitori. Ancora: iniziative che incentivano, anche mediante contributi economici, la pratica sportiva di bambini e ragazzi e l'inclusione in tutte le politiche sociali ed educative rivolte ai ragazzi e le loro famiglie di percorsi di prevenzione non repressiva della criminalità organizzata ed educazione alla legalità.

"La pandemia ha messo in evidenza la fragilità del nostro sistema di welfare che spesso non è stato in grado di fronteggiare le aumentate necessità delle famiglie, esposte ad un crescente impoverimento economico. La pandemia può però rappresentare un'occasione unica e irripetibile per correggere definitivamente le diseguaglianze e dare le stesse opportunità a ogni bambina e a ogni bambino, a prescindere dal luogo di nascita - spiegano i deputati Paolo Lattanzio e Paolo Siani - Noi stiamo chiedendo di modificare l'approccio al tema infanzia, passando da un atteggiamento quasi caritatevole e marginale a un'azione organica e di lungo periodo. Non vogliamo solo progetti o bonus ma politiche per l'infanzia, politiche di sviluppo". "Ora il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci da' la straordinaria possibilità di investire un'enorme quantità di risorse. L'investimento sull'infanzia è certamente quello più altamente produttivo", concludono i deputati.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)