Una cena per la Palestina. E la parrocchia di San Filippo Neri ospita il paraciclista Alaa al Dali

Padova La parrocchia San Filippo Neri sta ospitando il paraciclista Alaa al Dali che parteciperà ai Mondiali di Zurigo. Comunità e associazioni hanno pensato a un momento per stare uniti

Una cena per la Palestina. E la parrocchia di San Filippo Neri ospita il paraciclista Alaa al Dali

Quali intrecci ci può riservare la vita, lo sa solo lei. In poco tempo ci si può ritrovare dall’altra parte del mondo e dell’esistenza, catapultati in una realtà differente ma accogliente. Così è stato per le due bambine palestinesi, accolte assieme alle loro mamme e sorelle, nella parrocchia di San Bellino, arrivate a Padova per curare le ustioni sul loro corpo. E capita che a soli 600 metri di distanza, due minuti in macchina, un’altra parrocchia, la San Filippo Neri, abbia aperto le braccia per ospitare Alaa al Dali, paraciclista di Rafah che ha perso la gamba a seguito della partecipazione alla Marcia per il ritorno, le manifestazioni che si sono tenute al confine con Israele, tra il 2018 e il 2019 e che hanno provocato la morte di 214 palestinesi e oltre 36 mila feriti, colpiti agli arti dai cecchini israeliani. Alaa, che quest’estate abbiamo intervistato mentre si allenava sui colli Euganei, è capitano e fondatore della squadra paraciclistica Gaza Sunbirds e a maggio ha compiuto la difficile scelta di lasciare sua moglie e due figli per portare la bandiera palestinese alle competizioni mondiali e per promuovere i crowdfunding che sostengono gli interventi umanitari a Gaza. E così, per supportare il progetto e dare un ulteriore segno di familiarità, la comunità arcellana, sabato 14 settembre ha organizzato una cena palestinese: 150 presenti, alla San Filippo Neri, con pietanze preparate personalmente da Alaa e dai Gaza Sunbirds, con l’aiuto della rete dello sport popolare di Padova, e con le verdure e datteri equosolidali donati dalla cooperativa agricola biologica El Tamiso. «Quest’anno è stato ancora più drammatico di sempre per la popolazione palestinese, non solo a Gaza, la comunità internazionale è passiva/inerme e molti governi addirittura complici del massacro indiscriminato in corso – sostiene Nicola Manno, presidente di Acs, una delle realtà attive nell’accoglienza – Molte ong, come la nostra, che si trovano con finanziamenti governativi sospesi, stanno mantenendo attivi e diversificando gli interventi in quei territori solo grazie alla solidarietà popolare e alle donazioni, ed è sempre una conferma importante vedere che la gente, le associazioni del territorio e le amministrazioni supportano la Palestina a più livelli». Domenica 15 settembre, invece, col patrocinio del Comune di Padova, 20 ciclisti sportivi e dilettanti hanno corso con Alaa la Ride for Gaza Sunbirds con arrivo a Fusina e al ritorno hanno fatto tappa a Mira al Monastero delle suore agostiniane per un pranzo solidale e interculturale organizzato da Freedom for Children. Alaa al Dali è carico: la partecipazione a Mondiali di Zurigo (la gara a cronometro il 24 settembre e quella in linea il 27) è solo l’inizio.

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