Unfpa: 650 milioni di spose bambine, ogni giorno 33 mila matrimoni precoci

I matrimoni di minori sono vietati in quasi tutto il mondo e sono considerati una violazione dei diritti umani. Eppure ogni giorno se ne verificano 33 mila. Si calcola che oggi siano 650 milioni le donne e le ragazze sposate da bambine ed entro il 2030 a questa cifra se ne aggiungeranno altri 150 milioni. A dirlo è il Report "Contro la mia volontà"

Unfpa: 650 milioni di spose bambine, ogni giorno 33 mila matrimoni precoci

I matrimoni di minori sono vietati in quasi tutto il mondo e sono considerati una violazione dei diritti umani. Eppure ogni giorno se ne verificano 33 mila. Si calcola che oggi siano 650 milioni le donne e le ragazze sposate da bambine ed entro il 2030 a questa cifra se ne aggiungeranno altri 150 milioni. A dirlo è "Contro la mia volontà". Affrontare le pratiche dannose per il raggiungimento dell'uguaglianza di genere', il Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2020 presentato oggi in contemporanea mondiale da Unfpa-Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione.

Il fenomeno riguarda principalmente le ragazze a causa di "stereotipi di genere e discriminazioni in base al sesso". La paura delle violenze sessuali e dello stigma che le accompagna e' uno dei fattori motivanti per i matrimoni precoci, la piu' diffusa tra le pratiche dannose che Unfpa si impegna a contrastare e ogni anno mette a rischio 12 milioni di bambin3 e ragazze.

Dannosi per il futuro e le opportunità delle ragazze, i matrimoni precoci hanno anche costi economici esorbitanti. Secondo le stime della Banca Mondiale, nei 12 Paesi in cui il fenomeno e' più diffuso la perdita di capitale umano equivale a 63 miliardi di dollari tra il 2017 e il 2030. Eliminarla non solo porterebbe benefici allo sviluppo delle ragazze, ma anche alle comunità locali e ai Paesi in cui vivono. Se ci fosse un massiccio investimento sul contrasto al fenomeno dei matrimoni precoci, pari a 35 miliardi in dieci anni, la pratica potrebbe essere estirpata entro il 2030 in 68 nazioni.

UNA PRATICA DIFFUSA IN TUTTO IL MONDO - Considerato come una violazione fondamentale dei diritti umani, che priva le giovani del diritto all'istruzione, alla salute e a ogni prospettiva futura, il matrimonio precoce si pratica in tutto il mondo ma e' piu' diffuso nelle regioni povere e rurali e nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo. È presente, in particolare, in Asia meridionale, Africa sub-sahariana, in alcune zone dell'America Latina e nei Caraibi.

A livello globale l'incidenza e' di circa il 21%, in Asia meridionale sfiorava nel 1990 il 60%. L'area con maggiore incidenza oggi e' l'Africa centrale e occidentale, al 40%, seguita dall'Africa orientale e meridionale, con il 34%. In America Latina e nei Paesi caraibici una ragazza su quattro e' sposata o convive prima dei 18 anni d'eta', in alcune zone si supera un terzo del totale. Nonostante gli enormi progressi dell'India, che ha contribuito a un calo del 50% dell'incidenza in Asia meridionale, e' li' che si registra il maggior numero di matrimoni precoci ogni anno (4,1 milioni solo nel 2017), mentre nell'Africa sub-sahariana le stime parlano di 3,4 milioni. L'incidenza del matrimonio precoce e' pero' in diminuzione in tutto il mondo.

SPOSE BAMBINE PIÙ POVERE E MENO ISTRUITE, ONERE PER FAMIGLIE - Il valore attribuito alla verginita' e il timore della sessualita' femminile, oltre a tradizione e obblighi sociali, favoriscono la decisione di forzare le ragazze a sposarsi molto giovani. Bassa istruzione e poverta', specie nei contesti rurali, favoriscono la pratica: le ragazze che hanno completato solo le scuole elementari hanno probabilita' due volte maggiori di sposarsi o convivere rispetto a quelle che hanno raggiunto un livello di istruzione secondaria o superiore.

Di tutte le ragazze sposate prima dei 18 anni in India, il 46% proveniva dalla fascia di popolazione a minor reddito. Come pure il Niger, terzo Paese piu' povero al mondo. Li' solo il 17% delle ragazze completa le secondarie inferiori e l'84% della popolazione risiede in ambiente rurale, ma ben il 76% si e' sposato prima dei 18 anni.

Le ragazze sono spesso viste come un onere finanziario che cresce all'avanzare dell'eta', perche' la dote da versare sara' maggiore, mentre, laddove esiste l'usanza di pagare per avere una sposa, la ragazza molto giovane puo' ottenere un prezzo superiore. La dote e il prezzo della sposa rappresentano, dunque, "una sorta di 'mercificazione' di donne e ragazze", afferma Unfpa che ricorda come il fenomeno tenda a crescere "durante le crisi umanitarie provocate da disastri naturali o conflitti".

CONSEGUENZE DEI MATRIMONI PRECOCI - Tra le conseguenze dei matrimoni precoci ci sono: abbandono scolastico, problemi di salute spesso legati alla gravidanza e al parto, violenze di genere, esclusione sociale che conduce a depressione, limitazione della liberta' di movimento, pesanti responsabilita' domestiche, gravidanze e parti precoci a cui spesso le ragazze non sono fisicamente o psicologicamente preparate.

Quasi il 95% dei parti di adolescenti avviene nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo e le complicanze legate a gravidanza o parto sono la prima causa di morte delle 15-19enni. Il matrimonio precoce, infatti, spesso costa la vita alle ragazze, con un rischio di morte materna superiore di circa il 28% tra le 15-19enni rispetto alle 20-24enni, con la fistola ostetrica tra le complicanze principali. Ma per le madri con meno di 18 anni aumentano anche i rischi di morte perinatale, insufficienza ponderale alla nascita, malattie gravi e morte nella prima e seconda infanzia. Inoltre, una donna che inizia a partorire prima, avra' anche piu' figli delle sue sorelle che si sposano piu' tardi.

Le spose bambine sono anche piu' soggette a violenza di genere: in tutto il mondo la percentuale di donne che nell'ultimo anno aveva subito violenze fisiche o sessuali era piu' alta tra le donne che si erano sposate minorenni (29%) rispetto a quelle sposate da adulte (20%). In India il 32% delle donne sposate da minorenni hanno avuto qualche esperienza di violenza fisica inflitta dai mariti, contro un 17% di quelle sposate dopo i 18 anni.(DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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