Variante omicron, Sileri: "il 60% di tutto virus che circola in Italia"

Il sottosegretario: "Per modalità di diffusione, contagia cinque volte di più delle varianti Delta e Delta plus. Sarà il virus con cui saremo chiamati a confrontarci". E sulla quarantena: "Una revisione dovrà essere fatta quando la variante Omicron avrà preso il sopravvento sulla Delta e i rischi saranno minori"

Variante omicron, Sileri: "il 60% di tutto virus che circola in Italia"

 "Oltre il 50-60% di tutto il virus che circola attualmente in Italia è dato dalla variante Omicron che, per modalità di diffusione, contagia cinque volte di più delle varianti Delta e Delta plus. In massimo due settimane la Omicron avrà preso il sopravvento sulla popolazione positiva e sarà il virus con cui saremo chiamati a confrontarci". Così Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervenuto in diretta su Skytg24.

Sulla necessità di rivedere le regole delle quarantene Sileri afferma: "È auspicabile arrivare a una riduzione, ma non è questo il momento, inoltre dobbiamo attendere il parere del Cts- continua il sottosegretario alla Salute- Attualmente la Delta è la variante responsabile di ricoveri e invii in terapia intensiva, per questo motivo è auspicabile una variazione della quarantena tra 10 giorni da oggi, non oggi. Una revisione della quarantena dovrà essere fatta, quindi, quando la variante Omicron avrà preso il sopravvento sulla delta e i rischi saranno minori. Questo perché Omicron è una variante meno cattiva, forse perché agisce su una popolazione di vaccinati. Su tempistica e immediatezza, allora, aspetterei dati più conclusivi e il parere del Cts".

Sileri conferma, inoltre, che la "stragrande maggioranza delle persone in terapia intensiva sono non vaccinate".

La quarantena potrebbe essere ridotta a "chi ha fatto la seconda dose entro sei mesi e a chi ha fatto la terza dose. Aspettiamo di capire come si comporta la variante Omicron, riduciamo la quarantena - come già è - per i vaccinati e vediamo ancora quanto ridurla e a chi ridurla. Liberiamo poi le persone con il test diagnostico e tra il test molecolare e quello rapido, io consiglierei più il test molecolare".

Il sottosegretario è sicuro: "La prima regola da seguire è la sicurezza, non si riduce la quarantena per mandare avanti un sistema lavorativo che va andare in giro un positivo. Dobbiamo agire con una base scientifica: virus meno aggressivo; virus con tempo di incubazione più breve; persona vaccinata con due dosi entro 6 mesi o terza dose; uso spregiudicato di diagnostica affidabile (vedi tampone molecolare). La riduzione della quarantena, in questo senso, è la conseguenza di una base scientifica solida che mette in sicurezza il Paese. Sarà definita tra massimo due settimane, perché aspettiamo i dati mutuati anche dall'esperienza del Regno Unito. Il fatto che la omicron si sia diffusa tanto negli altri paesi ci consente di mutuare la loro esperienza. Per la Befana, o subito dopo, dovremo riuscirci- aggiunge- certamente prima che inizi la scuola".

Infine sul richiamo dopo 4 mesi, Sileri lo definisce una "opportunità che determina un miglioramento della reattività" immunitaria. "La terza dose protegge dalla variante Omicron e spero che gli italiani corrano a fare il richiamo da dose booster".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)