L'Islam di Goethe

In autunno un libro farà “esplodere” i pregiudizi della destra

L'Islam di Goethe

Arriverà in libreria soltanto a novembre. Ma sembra predestinato a riaccendere polemiche, come a capovolgere le banalità del senso comune. Pietrangelo Buttafuoco (giornalista e scrittore siciliano classe 1963) è sinonimo di Giafar al-Siqilli, in onore dell’emiro, per la sua ormai dichiarata fede sciita. Pubblicherà in autunno “Sotto il tuo passo. Goethe e l’Islam” per i tipi della Nave di Teseo, fondata da Elisabetta Sgarbi.

Sarà cortocircuito, con scintille e fuochi d’artificio. L’autore è figlio del neofascismo. Il poeta letteralmente è il simbolo della Germania. La religione è la meno studiata e la più disprezzata.

Il pregiudizio pretende la sicurezza di una destra che combatte l’Islam e Berlino. Ma Buttafuoco rispolvera “Il Divano occidentale-orientale” e con Goethe scompagina passato, presente e futuro.

«Il destino di Europa è l’Islam temperato dai pomeriggi di Grecia» scriveva il tedesco. E Buttafuoco (senza cavallo e spada sguainata, come Mussolini nel 1937 a Tripoli) chiosa: «L’Islam che nei secoli ha incontrato arabi, africani, persiani, ottomani, indiani adesso è pronto a diventare intimamente europeo...».

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