La morte nascosta in poltrona

Giandaniele Pauletto trovato solo in casa, senza più vita. Divulgava saperi all’estremo confine della Bassa padovana

La morte nascosta in poltrona

Afflosciato in poltrona, con gli occhiali ancora stretti fra le dita, quasi fosse impegnato a riflettere sull’ultima delle tante letture. I carabinieri lo hanno trovato così: di notte, solo in casa, senza più vita. Era inspiegabilmente “scomparso” da Montagnana e soprattutto aveva smesso di digitare, commentare, segnalare.

Giandaniele Pauletto, 60 anni, all’estremo confine della Bassa padovana era sinonimo di storia locale e passione per il territorio. Un vero “attivista culturale” capace di spaziare dai libri altrui alle certosine ricerche, dal prezioso lavoro di conservatore-restauratore di beni culturali fino al dialogo istituzionale.

«Un nuovo modello di sviluppo delle piccole città d’arte passa attraverso un equilibrio di storia, cultura e sviluppo» scriveva nel 2011 da candidato. «Vorrei occuparmi, come ho tentato di fare assieme ad altri amici, di far sì che l’impegno per la nostra città salti steccati ideologici e preconcetti personali, e torni ad essere un valore condiviso».

Due anni dopo, Pauletto era stato designato segretario dell’Anpi di Montagnana. E poi non aveva mai smesso di dedicarsi alla divulgazione dei saperi nella sua comunità.

Per ironia del destino, appena cinque mesi fa nella sala austriaca di castel San Zeno aveva presentato il volume di Stefano Marzotto: “La morte nascosta”...

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