Coppie accanto ad altre coppie: che ricchezza per la comunità

Sotto il melograno. Pietro e Giovanna hanno vissuto, nella loro storia, un momento di incomprensione. L'incontro con altre coppie li ha profondamente aiutati

Coppie accanto ad altre coppie: che ricchezza per la comunità

Pietro e Giovanna sono insieme, ormai, da 19 anni: hanno due figli, uno di 14 e l’altro di 10 anni; lei è catechista in parrocchia e lui membro del direttivo del centro parrocchiale. Una famiglia accogliente e contenta. Ma non è sempre stato così. Alle spalle non c’era il matrimonio cristiano, ma una lunga storia di convivenza e un profondo momento di incomprensione. A un certo punto, però, c’è stata una svolta, grazie al percorso fatto in parrocchia insieme agli altri genitori dei ragazzi della catechesi con due coppie di accompagnatori.

Il bisogno di un amore più grande, assieme alla fatica nella loro relazione, sono stati intuiti da una delle due coppie di accompagnatori che li ha avvicinati con delicatezza, prima proponendo la loro collaborazione per preparare un momento di preghiera di un incontro e poi chiedendo loro se ci fosse qualche difficoltà. Non senza qualche timore, Pietro e Giovanna si sono raccontati, condividendo alcune fragilità della loro relazione di coppia. Con misura i due accompagnatori li hanno ascoltati, hanno dedicato loro del tempo andando a trovarli a casa e li hanno incoraggiati un po’ alla volta a scoprire la gioia della presenza del Signore nella loro casa.

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Non sono state lezioni di catechismo, tanto meno consulenze da esperti in dinamiche umane, bensì incontri sinceri e fraterni in cui Pietro e Giovanna hanno potuto chiamare per nome alcune difficoltà, aprirsi al dialogo, chiedersi reciprocamente aiuto, scoprire la presenza viva del Signore. Quel cammino, a maggio scorso, è giunto alla celebrazione del matrimonio: una festa di comunità, celebrata durante una messa domenicale d’orario e continuata con un pranzo nel centro parrocchiale.

Guardando Pietro e Giovanna sentiamo risvegliarsi la gioia per il loro cammino di fede, un percorso desiderabile per tante altre coppie che incontriamo in parrocchia nelle numerose attività. Il loro percorso non è avvenuto da sé: ha avuto bisogno degli occhi attenti di un’altra coppia per essere incoraggiato, come pure del loro impegno per essere affrontato. La vicinanza della coppia di accompagnatori li ha aiutati a riscoprire il valore delle piccole cose, quali la parola “scusa”, la più potente e difficile da dire con il cuore, ma l’unica che in una relazione è capace di aprire porte che sono chiuse dal rancore, dalla rabbia e dall’orgoglio.

Insieme hanno pure imparato a dare valore alla preghiera, alla presenza del Signore nelle scelte quotidiane, aiutandoli ad accogliere le giornate con gratitudine e desiderio di amare e a riconoscere nel volto dell’altro la presenza stessa di Dio, anche quando ci sono incomprensioni e conflitti.

Non ho ancora pronunciato i nomi della coppia che li ha accompagnati in questo percorso, ma mi piace pensare che siano quelli di tante altre presenti nelle comunità parrocchiali, adulti che in modo semplice sanno farsi prossimi ai genitori e incoraggiarli al passo possibile per vivere la gioia della fede e dell’amore che continuamente genera alla vita.

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