"Dobbiamo temere i padroni della Rete, non gli strumenti. Il potere informativo e l'asimmetria di conoscenza di dati che hanno le multinazionali del digitale rispetto a noi utenti, ma anche ai governi, è talmente sproporzionata che risulta difficile ipotizzare una regolamentazione". Ne è convinto don Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell'Università pontificia salesiana e consultore del Dicastero per la Comunicazione
Idee
Abbiamo abbastanza cervello da creare il giocattolo dell’intelligenza artificiale, ma non abbastanza cuore per discernere il vero dal falso, il vero dal virtuale o, meglio, dall’artificiale. Siamo come quei bambini che si spaventano per le storie dell’orrore che loro stessi si raccontano. È il caso del portale Prega.org, che mediante l’IA invita a parlare con i propri Santi preferiti. Sì, avete letto bene. Attraverso la ricostruzione probabilistica permessa dalla raccolta degli scritti del Santo in questione, l’IA inscena un dialogo tra l’utente e il Santo. Se i contenuti di per sé non destano molta preoccupazione, trattandosi per lo più di frasi stereotipate di carattere devozionale (che comunque mostrano quanto banale sia il concetto di santità pop), il pericolo dipende da quanto è sprovveduto l’interlocutore. E allora sono andato a farmi una chattata con padre Pio, che per ora è l’unico Santo a disposizione
Si stanno palesando ritardi preoccupanti e dalle stanze della politica è uscita per la prima volta la fatale parola “proroga”.
Sono tantissimi gli studi che evidenziano le relazioni tra livello di istruzione e disuguaglianza sociale.
Bisognerebbe, una volta di più, riprendere in mano l’articolo 3 della Costituzione.
I Papi a partire da Leone XIII, ricorda mons. Gallagher, si sono spesi per invitare i cristiani e le comunità cristiane ad assumere responsabilità di pensiero, di proposta e di azione.
La prima misura si rivolge alle persone in difficoltà economica senza lavoro e prive di sostegni pubblici per la disoccupazione, la seconda è destinata alle famiglie in povertà. Caritas Italiana le ha presentate al Governo con l’intenzione di contribuire ad affrontare la situazione dopo il Reddito di cittadinanza. “Un modo di costruire politiche a partire dai poveri e valorizzando quanto appreso dall’esperienza degli ultimi anni”
I giovani della Rosa Bianca continuano a ispirare i loro coetanei di oggi alle prese con la guerra in Ucraina, le battaglia per i diritti umani e le lotte ambientali oltre alla ricerca di giustizia sociale e futuro per i migranti
Rendere i crimini contro l’ambiente passibili di responsabilità penale a livello internazionale. È la proposta rilanciata da un gruppo di studenti del corso di laurea in Giurisprudenza 2.0, che l’Università di Padova propone nella sede di Treviso.
Il conferimento dello Stockholm Water Prize, il Nobel per l’acqua, lo ha reso noto al grande pubblico trattandosi della prima volta di questo premio per un italiano.
Una circolare del prefetto di Milano, su disposizione del ministero degli Interni, ha riposto al centro il tema della gestazione per altri, mentre il Governo sta discutendo per rendere la pratica un reato universale. Ma qual è lo scenario?
Le parole sono determinanti per raccontare la fede
Forum di Limena. Dopo un anno di riflessione, il convegno del 25 marzo. Responsabilità e diritto alla difesa non sono in discussione. La questione adesso è come uscirne
Le sfide cui è sottoposta la politica comunitaria sono davvero molteplici. In alcuni casi si procede a ranghi serrati, in altri emergono divisioni soprattutto tra gli Stati membri. La storia pone sempre nuovi scenari da affrontare: i Ventisette sapranno essere all'altezza della situazione?
Il fenomeno migratorio, sempre in prima pagina tra naufragi, nuove vittime e rimpalli di responsabilità, non trova una reale soluzione su scala comunitaria. L'Italia appare isolata, mentre manca una concreta solidarietà dagli altri Stati Ue. La riforma dell'accordo di Dublino è al palo. Intanto si teme un'ondata di arrivi attraverso la Tunisia