Idee

Sono più di un milione i ragazzi stranieri sotto i 18 anni residenti nel nostro Paese senza cittadinanza italiana. Alla vigilia della ripresa dell’iter parlamentare sullo "ius scholae”, calendarizzato alla Camera dei deputati il 24 giugno, i pediatri  lanciano un appello alle forze politiche affinché non si tratti di “un’occasione perduta” e “la nostra società venga resa più inclusiva”

“I tagli alle forniture del gas all’Europa attuati da Gazprom rientrano nella scelta che da anni la Russia ha fatto diminuendo il suo interesse a mantenere relazioni cordiali con l’Occidente. Anche la stessa invasione dell’Ucraina, che è strettamente legata alla questione del gas, segue questa logica. Da tempo la Russia si sta mostrando sempre più insofferente e refrattaria ad avere delle buone relazioni con l’Occidente”.

Se mai esistesse un termometro dell’odio, segnalerebbe un febbrone. In questi anni più volte abbiamo ascoltato la giustissima denuncia delle "parole d’odio" che circolavano nella nostra società. Parole durissime e sconvenienti, talvolta volgari e certamente irrispettose rivolte verso persone considerate “diverse”. Ma sembra già una storia di ieri, figlia di un tempo già consumato, anche se il problema non è stato ancora rimosso e la questione educativa sollevata non abbia ancora trovato uno sbocco realmente positivo

Nell’ultimo report diffuso dall’Istituto nazionale di statistica viene confermato che la povertà resta a livelli record. Nel 2021 in Italia ha interessato 5,6 milioni di persone, tra cui 1,4 milioni di bambini. Degli 1,9 milioni di famiglie colpite, sono quelle più numerose ad essere in maggior difficoltà. Lavoro ed istruzione continuano ad essere strumenti che contribuiscono a contrastare la povertà. L’analisi di Antonio Russo, vicepresidente nazionale delle Acli con delega Welfare e Coesione territoriale

“L’esito di questa vicenda, cioè l’auto somministrazione di un veleno da parte del paziente finalizzato alla morte con l’assistenza di personale sanitario, non è inaspettato, perché la nostra Corte costituzionale aveva già tracciato questo orizzonte, ovvero che un paziente di fronte ad alcuni requisiti stringenti definiti dalla stessa potesse autonomamente porre fine alla propria vita. In questo caso, i requisiti sono stati acclarati da un comitato del Servizio sanitario, ma quello che in Italia ancora oggi non è stato definito è un protocollo operativo e quindi in questi casi si va avanti da soli e le associazioni hanno proceduto a spese loro e con i loro mezzi”. 

"Si tende a giustificare l’azione malvagia a livello psichico. Anche sul caso della madre che ha ucciso la figlia nel catanese circola la spiegazione che fosse in quel momento fuori di sé. È un tentativo di patologizzare una condotta per non affrontare la colpa. Nella nostra cultura è saltata la differenza fra genitore e figlio, fra educatore ed educando. Non c’è più una asimmetria, caratteristica di ogni relazione educativa". Mario Pollo, antropologo dell’educazione, analizza il gesto compiuto da un ragazzo di 17 anni che ha ucciso con trenta coltellate la madre ieri a Napoli

L’omicidio della piccola Elena nel catanese, confessato dalla madre 23enne Martina Patti che immediatamente aveva cercato di far credere essere un rapimento ritorsivo nei confronti del suo ex compagno, pone degli interrogativi per i quali la psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, componente dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, offre degli spunti di riflessione. 

Un passo avanti e due indietro quelli registrati sulla messa al bando delle auto a combustione dal 2035: se l’Europa ha espresso parere favorevole pur ammettendo una deroga per le supercar come quelle che orgogliosamente si producono in Italia, crescono i dubbi se l’obiettivo non sia troppo ambizioso e, soprattutto, ravvicinato nel tempo.

Ius scholae. Il 29 giugno è fissata alla Camera la discussione sulla proposta di legge in materia di cittadinanza per chi è nato in Italia da genitori stranieri. Per Ada Ugo Abara la cittadinanza dev’essere un diritto e non una concessione. La legge attuale risale al 1992 e in 30 anni la società italiana è profondamente cambiata. L’istruzione può essere il punto di conciliazione tra le forze politiche