Idee

La tensione è alta e pure l’escalation è iniziata. Ma per ora è in una fase controllata. Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation, fra i massimi esperti italiani di geopolitica, spiega e traduce il significato di alcuni dei fatti avvenuti nelle ultime 24 ore: il summit di portata storica nella base degli Stati Uniti di Ramstein in Germania, dove i ministri della Difesa di 43 Nazioni hanno deciso l’invio di ulteriori armi all’Ucraina, le dichiarazioni sulla minaccia nucleare del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, la chiusura del rubinetto del gas da parte di Mosca per Polonia e Bulgaria

Con un massacro di civili e militari in territorio ucraino che potrebbe estendersi e prolungarsi per mesi è impossibile fare previsioni credibili sulle ricadute economiche. Gli economisti più seri lo sanno e sono prudenti nell'indicare scenari. Non si può dire conclusa la pandemia, altro evento sconvolgente di un pessimo inizio decennio. Ogni previsione sarebbe contestabile dall'inizio

L’ondata emotiva sollevata da quel cartello desta anche consolazione. Torniamo sulla vicenda che lo scorso fine settimana da Asiago è salita all’onore (sarà poi onore?) delle cronache nazionali: i titolari dei Magazzini Dal Sasso cercano commesse, ma 18enni e libere da impegni familiari, perché – hanno spiegato loro stessi – quando ci sono figli o mariti di mezzo le assenze dal lavoro si moltiplicherebbero.

“Non c’è più da aspettare per il #lavoroinsalute”: il 28 aprile è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza. Il presidente Ricotti: "Prevenzione da strutturare in modo organico e costante".  Dati Inail di marzo, "se il trend fosse confermato ci troveremmo davanti ad una situazione di estrema gravità"

Le ombre dell’odio, dello scontro e dell’indifferenza rimangono minacciose e neppure è prevedibile il loro dissolversi. In questo tempo lacerato venga dal XXV Aprile un messaggio libero, limpido, diritto

Ci sono momenti in cui la delusione genera schiettezza, sicché bisogna convenire con le constatazioni franche di Marco Tarquinio sull’Avvenire e in tv: continuano a risuonare le parole gas, petrolio, sanzioni, bancarotta, golpe, armi-armi-armi, Nato, ma la scomparsa della parola negoziato conferma ciò che paventavamo tempo addietro.