I temi che non sono ancora nel dibattito Iniziare a trattarli è un modo per ridurre il disequilibrio tra la ricchezza di opportunità avuta da chi oggi è over 50 e la scarsità degli under 30
Idee
L’Anno europeo dei giovani, complici guerra e pandemia, rischia di passare senza lasciare traccia di sè. Ma come potrebbero incidere i giovani?
Sanzioni economiche. A oltre un mese dallo scoppio del conflitto russoucraino continua il dibattito sugli effetti delle misure di Usa e Ue contro Putin. Le politiche internazionali nate dopo la Seconda guerra mondiale non si fondano sul benessere generale. Servono tavoli decisionali che coinvolgano i Paesi più poveri. Raul Caruso propone un fondo per regolare il mercato globale delle armi
Corresponsabile delle diseguaglianze tra Nord e Sud del mondo e di guerre dimenticate, l’Occidente deve domandarsi se è davvero il regno del bene
La guerra ha alimentato una spaccatura tra le Chiese ortodosse dei due Paesi
Ci sarà un prima e un dopo il massacro di Bucha? Le fotografie mostrano donne, uomini, persino cani, ammazzati dalla ritirata russa in questo paese di 30 mila abitanti vicino Kiev.
Il tempo della comunicazione è tempo di cura in cui il professionista si avvicina all’assistito e insieme costruiscono il percorso di salute
Transnistria, piccola regione infilata tra l’Ucraina e la Moldavia. Nelle ultime ore, soprattutto con l’acuirsi degli attacchi su Mykolaiv e Odessa, sembra salire la tensione: Kiev parla di manovre sospette e provocazioni ma il Ministero degli Esteri moldavo smentisce e afferma che al momento, non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione di truppe russe in Transnistria. Interrogato dal Sir su quanto sta accadendo, il vescovo di Chișinău, tiene subito a ribadire: “Noi come chiesa stiamo molto attenti a non inserirci o provocare discussioni che possono essere motivo di scontro anche all’interno delle nostre comunità che sono abbastanza eterogenee come provenienza”.
Dietro le apparenze dello scambio, continua a modularsi la logica del “con noi o contro di noi” già sottoposta senza contropartite da Biden a Xi Jinping. E da quest’ultimo respinta.
Con la conferma dell'abbinamento tra amministrative e referendum, è scattato il conto alla rovescia e i ritmi sono inevitabilmente destinati a cambiare.
L'analisi di Roberto Rossini, portavoce dell'Alleanza contro la povertà: "Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che alla fine pagano sempre i poveri: sono i poveri che vanno in guerra, sono i poveri che subiscono gli effetti sociali più nefasti senza alcuno scudo stellare o sociale. La seconda è che essere poveri in una democrazia è una cosa, in una democratura un’altra"
Se il meccanismo non funziona in qualche sua parte (energia e materie prime non disponibili, trasporti semi-bloccati, ecc…), la catena di valore si spezza per tutti.
Le cittadine straniere nel nostro paese scontano una doppia vulnerabilità: quella migrante e quella di genere.
Ragionare di guerra e di pace, aiutare a cercare la verità, promuovere la fratellanza: i compiti ineludibili della scuola.
La scelta è tra la fatica del discernimento e il disimpegno dell’immobilismo.