Idee

Il povero puzza. A volte è molesto. Quasi sempre fa paura, specie perché sbatte in faccia l’ingiustizia e lacera per un istante la bolla dell’indifferenza. Eppure è proprio il volto del povero quello più simile a Gesù. Lo ha insegnato Madre Teresa di Calcutta nella sua opera e lo ha imparato nelle strade romane Angelo Romeo, docente di Sociologia all’Università Guglielmo Marconi e alla Pontificia Università Gregoriana, che nel libro “Mani tese” (Tau edizioni) ripercorre i primi anni di contatto con chi dalla società è considerato ultimo, ma che lui chiama “amici”, e descrive quelli più recenti dell’associazione Missione solidarietà creata insieme ad altri volontari

Nel dibattito attuale sull’eutanasia ad essere coinvolti sono due piani distinti che non dobbiamo confondere se vogliamo mettere a fuoco la posta in gioco: nel caso dei malati terminali si parla di una condizione clinica che chiede soluzioni in ambito medico, di assistenza e cura. E su questo, cure palliative, terapia del dolore, hospice, supporti assistenziali a domicilio sono risposte efficaci. Ma le leggi sulla morte assistita di cui si discute fanno perno su un altro livello: l’obiettivo non è l’eliminazione del dolore fisico ma il diritto di decidere sulla propria vita

La Corte costituzionale ha dichiarato ammissibili cinque degli otto referendum abrogativi che gli erano stati sottoposti. Riguardano tutti l'ambito della giustizia. Su tali quesiti si voterà in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno prossimi e per la validità della consultazione sarà necessario il quorum della metà più uno degli elettori. Ha invece dichiarato non rispondenti ai requisiti costituzionali quelli che puntavano ad abolire il reato di omicidio del consenziente, a depenalizzare la coltivazione della cannabis e a introdurre la responsabilità civile diretta dei magistrati

Un'invasione non risolverebbe nessun problema in modo stabile e duraturo e ne creerebbe di nuovi a tutti gli attori di questo confronto, senza contare i drammatici costi umani d'una qualsiasi azione militare, morti, feriti, rifugiati. Una buona ragione in più per pensare che non avvenga: nessuno nell’Ue e nella Nato vuole morire per Kiev né morire di freddo per Kiev. Ma la tensione parossistica di queste ore espone al rischio di errori di valutazione e di provocazioni: è tempo di innescare una de-escalation, per sottrarsi al vortice dell'esasperazione

Il Consiglio regionale del Veneto, lo scorso 8 febbraio, ha approvato all’unanimità il progetto di legge numero 76 per “la parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità”. La nuova legge punta a un sistema premiante per le imprese che rendano trasparente la retribuzione delle dipendenti. La vera sfida si gioca sul piano culturale, dunque, per promuovere realtà lavorative eque per ogni donna

Lorenzo e Giuseppe. Due ragazzi a cavallo della maggiore età, due morti che sconvolgono, che spalancano il baratro sotto i piedi non solo di chi è genitore, ma dell’intera società. Lorenzo Patelli, 18 anni, ha perso la vita a Udine all’ultima ora di alternanza scuola-lavoro, una fatalità che ha spinto il presidente della Repubblica Mattarella a ricordarlo nel suo discorso di insediamento dopo aver giurato per la seconda volta da Capo dello Stato. 

Oggi l'Europa cristiana ricorda i compatroni originari di Tessalonica, che spesero la vita come missionari nella parte centro-orientale del continente. Una testimonianza, quella di Cirillo e Metodio, fondata su dialogo, conoscenza reciproca, cultura, accoglienza e rispetto delle differenze. La pace, tra Mosca e Kiev, potrebbe essere ispirata anche da loro

Nelle fasi di transizione e di crisi, la tentazione della cultura dello scarto si fa più pressante. Ed è proprio qui che la politica misura la propria grandezza, nel garantire tutela per i più deboli e giustizia sociale per persone e famiglie.