In Ucraina da lunedì sera spirano, impetuosi, venti di guerra. A Firenze, dal 23 febbraio, la Cei riunisce sindaci e vescovi del “Mediterraneo frontiera di pace”, a due anni dal primo incontro di Bari. In questa fine di febbraio viviamo giorni che possono incidere nel futuro del continente europeo, ma anche gli assetti geopolitici e le relazioni internazionali tra Africa, Asia ed Europa.
Idee
Nelle importanti giornate di martedì 15 e mercoledì 16 febbraio, i 15 giudici della Corte costituzionale si sono pronunciati, oltre su quello sull’eutanasia, anche sull’ammissibilità di altri sette referendum: cannabis legale e i sei sulla giustizia promossi da Lega e Radicali
Omicidio del consenziente, suicidio assistito, accanimento terapeutico. Discutere correttamente di fine vita è possibile, a partire dai più giovani
Il futuro della scuola. Roberto Natale, provveditore agli studi di Padova e Rovigo auspica docenti non solo insegnanti, ma anche educatori. E alla Chiesa di Padova “consiglia” di essere un faro nel percorso di vita dei ragazzi. Oltre la didattica a distanza, questo tempo di disparità ha fatto riscoprire il senso dell’apprendere stando a contatto. Da qui, parte una nuova rivoluzione
Provare a insegnare l’uso dello strumento che tutti hanno in mano fin da piccoli, ma di cui in pochi conoscono fino in fondo potenzialità e rischi.
Due anni di pandemia hanno aperto nuovi fronti su cui lavorare per il benessere di bambini e adolescenti, tra i quali ansia e depressione sono in aumento a causa dell’abuso delle tecnologie
Il dibattito sull’incarnazione della salvezza nell’uomo Gesù e la possibile scoperta della vita intelligente in altri pianeti
La crisi dei partiti nasce soprattutto dalla mancanza di una reale disponibilità al confronto con la società civile. Un confronto autentico, non strumentale. È questo uno dei messaggi validi per l'oggi che si possono ricavare dalla lettura del nuovo libro di Paolo Pombeni, storico e analista politico tra i più autorevoli: “L'apertura. L'Italia e il centrosinistra (1953-1963)”. “Allora – dice al Sir Pombeni riferendosi agli anni approfonditi nel volume edito da “Il Mulino” – c'era un'interazione molto forte con il retroterra sociale e culturale. Oggi i partiti sembrano interessati a cercare persone che contribuiscano al teatrino delle maschere più che a un dialogo effettivo con i mondi esterni. Non c'è afflato di pensiero”.
“Dal 1° marzo le famiglie che non hanno presentato la domanda perderanno gli assegni al nucleo familiare, le detrazioni e i vari bonus che c’erano precedentemente. Proprio per questo la misura non è partita il 1° gennaio e sono stati previsti due mesi di transizione”, spiega al Sir il presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari. Secondo i dati Inps, al 21 febbraio sono state presentate 2.280.705 domande di assegno unico per un totale di 3.801.040 figli
Aldo Ferrari, esperto Ispi: “Le guerre si scatenano perché si pensa di poterle vincere o perché fatto il conto dei danni e dei guadagni vale la pena farle. Razionalmente sia per la Russia che per l’Occidente, questa condizione non c’è. Però nella storia esiste anche la dimensione dell’irrazionale e il discorso ieri sera di Putin era un discorso preoccupante. L’ho seguito in russo e ho potuto notare quanto il tono del linguaggio fosse rigido, gelido come di qualcuno che avesse una rabbia trattenuta. Iniziare a parlare rivendicando che l’Ucraina è parte della Russia, è un atteggiamento che non lascia preludere buone notizie”
In Parlamento è aperto il cantiere della cosiddetta riforma Cartabia che, per accelerare l'iter, ha preso la forma di emendamenti al testo che porta il nome del suo predecessore, Alfonso Bonafede.
In generale i cortei e le manifestazioni che degenerano in aggressioni e violenze sono limitati e riguardano una parte infima del mondo studentesco.
Abbiamo chiesto alle “macchine” di fornirci sapere, abbiamo delegato loro nella ricerca. E le macchine ci hanno sommerso di dati.
L’inflazione esprime un concetto generale, ma poi è “ritagliata” su misura dei bisogni e delle situazioni di ciascuno di noi.
Il povero puzza. A volte è molesto. Quasi sempre fa paura, specie perché sbatte in faccia l’ingiustizia e lacera per un istante la bolla dell’indifferenza. Eppure è proprio il volto del povero quello più simile a Gesù. Lo ha insegnato Madre Teresa di Calcutta nella sua opera e lo ha imparato nelle strade romane Angelo Romeo, docente di Sociologia all’Università Guglielmo Marconi e alla Pontificia Università Gregoriana, che nel libro “Mani tese” (Tau edizioni) ripercorre i primi anni di contatto con chi dalla società è considerato ultimo, ma che lui chiama “amici”, e descrive quelli più recenti dell’associazione Missione solidarietà creata insieme ad altri volontari