Idee

Cop 26, gli esiti Bicchiere mezzo pieno e bicchiere mezzo vuoto secondo Simone Morandini, collaboratore della Fondazione Lanza e membro del gruppo Responsabilità per il Creato della Cei

"C’è stato uno scarto enorme tra le decisioni delle quali abbiamo bisogno" per contrastare i cambiamenti climatici e i loro effetti perversi, "e quelle che sono state assunte a Glasgow". Il direttore delle Missioni Gesuite in Gran Bretagna, Paul Chitnis, è stato osservatore alle sessioni plenarie della conferenza delle Nazioni Unite a Glasgow. Al Sir denuncia il fallimento della politica e le pressioni dell’industria dei combustibili fossili, ma ricorda l'impegno dei giovani e dei manifestanti per la salvaguardia del Creato. I richiami alla "Laudato si'"

Lo chiede la campagna "Mettiamoci in gioco": "Avvalora l’idea, profondamente sbagliata, che il gioco legale sia ‘sicuro’ e che ad essere problematico sia solo il gioco illegale”. E indicando l'esercizio commerciale più vicino "aggira in qualche modo il divieto di pubblicità"

“È indispensabile mettere mano ad una normativa che preveda il reato universale di utero in affitto, ma non è sufficiente. Occorre una seria riflessione sul valore della persona e sul significato del generare”. Va dritta al punto, la presidente nazionale del Movimento per la vita, commentando la vicenda della bimba nata 15 mesi fa in Ucraina da maternità surrogata e poi abbandonata dai suoi “committenti”

«Ci sono interessi dettati da una volontà speculativa sulle rendite fondiarie, storica sacca di interessi speculativi italici, e da una falsata idea di vecchia matrice culturale, figlia del dopo guerra, che affida all'edilizia la ripresa economica». Paola Nugnes, senatrice di Sinistra Italiana, ha presentato il disegno di legge a contrasto del consumo di suolo, ma la sua proposta giace in un cassetto chiuso del Senato. La sua intervista nella seconda inchiesta di Mappe

Secondo l’indagine condotta da Fondapol (Fondation pour l’innovation politique) sull’auto posizionamento politico degli elettori, condotta in quattro grandi Paesi del Continente a maggiore connotazione occidentale (Germania, Regno Unito, Francia e Italia), si è evidenziato lo scivolamento a destra dell’opinione pubblica, ma soprattutto la variazione delle scelte giovanili nella fascia fra i 18 e i 34 anni. Nell’insieme dei quattro Paesi esaminati, i destrorsi tra i 18 e i 34 anni rappresentano il 41% dell’elettorato, poco più degli over 65 al 40%. Sul fronte opposto il 24% dei giovani si associa alla sinistra, mentre gli ultra 65enni sono fermi al 31%

Antonio Silvio Calò, insegnante trevigiano che ha accolto sei richiedenti asilo a casa sua, ha tratto dall’esperienza un metodo che spiega nel suo libro "Si può fare". 6+6x6 è la formula che accoglie e fa lavorare giovani professionisti italiani

La Conferenza sul futuro dell’Europa sta procedendo, fra plenarie, piattaforma digitale e panel dei cittadini. Tre protagonisti ne sottolineano aspetti positivi e limiti: l’europarlamentare Guy Verhofstadt, il presidente dei sindacati europei Luca Visentini, la leader dell’European Youth Forum Silja Markkula. Con un interrogativo di fondo: quale possibile esito ci si può attendere da questo percorso di dialogo su scala continentale in vista delle riforme e del rilancio dell’Ue?