Idee

Quello che viene delineato all’interno della comunità famigliare è uno spazio circolare “in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia”.

Nell’ambito dell’apostolato di evangelizzazione proprio dei laici, è impossibile non rilevare l’azione evangelizzatrice della famiglia. Essa ha ben meritato, nei diversi momenti della storia della Chiesa, la bella definizione di “Chiesa domestica”, sancita dal Concilio Vaticano II. Ciò significa che, in ogni famiglia cristiana, dovrebbero riscontrarsi i diversi aspetti della Chiesa intera. Inoltre la famiglia, come la Chiesa, deve essere uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia.

Dunque nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione, tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non soltanto comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto. E una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell’ambiente nel quale è inserita.[…].

Esortazione Apostolica Evangelii Nuntiandi, n. 71, 8 dicembre 1975

“Le scene cui abbiamo assistito nelle scorse ore a Washington resteranno un segno indelebile nella nostra memoria. Memoria appena di ieri che ondeggia tra terrore e speranza di recupero dell’ordine civile davanti al potere della parole detta o taciuta. Davanti all’uso della forza e delle armi, alla violenza squadrista contro l’inviolabile essenza di una democrazia”.

"C’è una specie di accanimento generale contro un uomo veramente libero”. Ne è convinto mons. Leonardo Sapienza, che nel suo ultimo volume indaga a tutto tondo sul significato della parola "libertà", in tutte le sue possibili declinazioni

Dinnanzi a questa bellezza che la liturgia ci propone e che l’insegnamento secolare della Chiesa ci tramanda, siamo incapaci di cogliere il bagliore della stella, di lasciarci guidare e lasciare che la nostra mente e il nostro cuore ne siano inondati. Possiamo anche apprendere la prostrazione, non quella fisica, forse per noi ginnica, ma quella dell’animo che esplode, stupefatto, nella lode all’Altissimo

La pandemia ha messo a dura prova l'intero pianeta e dovremmo pensare spesso a come avremmo affrontato questi tempi drammatici senza o contro l’Europa. C’è però un campo in cui l’Italia merita davvero la maglia nera: qualcuno, infatti, ha pensato bene di innescare una crisi di governo in un momento in cui la lotta contro i contagi non dà ancora tregua, è partita pur tra tante difficoltà la colossale impresa della vaccinazione di massa e c’è da progettare e realizzare una ripresa economica dalle enormi implicazioni strategiche a fronte di un Paese socialmente stremato. Il capo dello Stato ha richiamato tutti al loro dovere, ma se i partiti e i loro leader – a cominciare dalle due forze più rilevanti della maggioranza – non si assumeranno le rispettive responsabilità, neanche Mattarella potrà evitare che si scivoli inesorabilmente verso nuove elezioni

“Accogliamo con grande soddisfazione la ricostituzione del Consiglio superiore della pubblica istruzione e la designazione ministeriale a farne parte” ha dichiarato la presidente Fidae, Virginia Kaladich commentando la nomina da parte del ministero dell’istruzione che ha inserito un rappresentante Fidae, nella persona della presidente nazionale, tra i membri della componente non elettiva del Consiglio. 

“Questo anno ha fortemente condizionato la vita di milioni di bambini e adolescenti e in particolare questi ultimi che hanno subito un allontanamento più lungo dalle aule scolastiche. Si sono ritrovati soli, in una condizione nuova e restrittiva a gestire scuola e relazioni a distanza e non tutti hanno resistito. I numeri ci confermano la preoccupazione profonda per il rischio di un’impennata nella dispersione scolastica: gli studenti hanno subito conseguenze significative dalla Dad che non sempre è stata efficace e che si sta lasciando alle spalle danni forse irreparabili”: lo afferma Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children, in occasione della pubblicazione dell’indagine “I giovani ai tempi del Coronavirus”, condotta da Ipsos per Save the Children su un campione di adolescenti tra i 14 e i 18 anni, che sono stati intervistati per comprendere le loro opinioni, stati d’animo e aspettative.