Idee

Il Governo ha approvato la proposta del “Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito del quale verranno utilizzati i fondi provenienti dall’Unione Europea con il programma “Next Generation Eu”, più conosciuto come Recovery Fund. Un’ingente quantità di risorse 222 miliardi di cui 144,2 per nuovi interventi, che verranno declinati in diversi ambiti. Nello specifico: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. Per sapere di più su punti di forza e criticità del Piano e per capire quali sfide attendono il Paese nel prossimo periodo il Sir ne ha parlato con alcuni esperti

Il DPCM del 3.12.2020 indica un organo, il tavolo di coordinamento istituito presso le Prefetture, che si assuma la responsabilità “del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico”, ovvero di costruire alcune basilari condizioni a garanzia del diritto all’istruzione dei ragazzi che frequentano le scuole superiori.

Questa mattina il ministro Speranza ha riferito alla Camera di una situazione pandemica in nuovo aggravamento, non solo in Italia, che richiederà il prolungamento dello stato di emergenza almeno fino al 30 aprile; ha ricordato e illustrato lo sforzo enorme che si sta compiendo, con risultati rilevanti, nella campagna per i vaccini. In nottata il Consiglio dei ministri aveva dato il via libera, alla declinazione italiana del Recovery Plan. L'Esecutivo si appresta a chiedere un nuovo scostamento di bilancio per finanziare ulteriori ristori economici. Ma su tutto incombe la crisi di Governo, di cui non si conosce l'esito, innescata da uno dei partiti della maggioranza

Guardano al nuovo anno con fiducia e con la consapevolezza di aver riscoperto le cose davvero importanti. Silvia e Sante hanno cinque figli: tre naturali e due in affido. L’ultimo, di appena due anni, lo hanno accolto in casa alla vigilia del lockdown. «Ci ha insegnato a sorridere di quel che c’è, a gioire delle piccole cose». La loro testimonianza tra speranze e preoccupazioni per il futuro, toccando temi cruciali come la scuola e il lavoro. 

Dopo tanto parlare, dovremmo essere all’ora dei fatti. Da qui al 20 gennaio, Governo e Parlamento dovrebbero votare il Recovery plan. Per l’Italia si tratta di spendere in modo virtuoso 209 miliardi di euro giunti da Bruxelles, parte a fondo perduto e parte (più grande) sottoforma di prestito.

"Mi sembra che la risposta europea sia stata efficace per portata, vastità e incisività; ciò che semmai è emerso con evidenza è il ruolo di freno che i governi degli Stati membri hanno continuato a svolgere". Storico, esperto di politiche comunitarie, Piero Graglia analizza per il Sir la risposta europea alla crisi generata dal Covid, che peraltro non manca di limiti e ritardi. Il piano italiano? "Ancora piuttosto nebuloso". Un saluto, con pochi rimpianti, al Regno Unito e l'apprezzamento per la figura di Angela Merkel: "la rimpiangeremo"

Con l’inizio del 2021, l’Agenzia Onu per i rifugiati invita il Portogallo e la Slovenia a sfruttare le loro presidenze dell’Unione Europea e i negoziati sul Patto Ue sulla migrazione e l’asilo e a dare prova di leadership per proteggere meglio i rifugiati. E chiede di “assicurare un aiuto economico prevedibile e flessibile e un sostegno generale agli Stati ospitanti”

Il vicepresidente della Comunità di Capodarco parla di recupero e del concetto di aiuto, partendo dalla visione del documentario di Netflix. "Quel modello di intervento ha segnato in maniera profonda tutto il sistema di cura delle dipendenze in Italia. La comunità era vista come un luogo salvifico e mistico, quasi sacro, e solo lì ti potevi ‘salvare’. Un modello non inventato da Muccioli”