Idee

La chiave di lettura di questa fase è la prospettiva di una stagione di investimenti che non ha precedenti nella storia recente del Paese.

Il direttore generale nel corso della video conferenza di presentazione del rapporto annuale 2019 -2020 dell'ong. "Sfruttata per imporre politiche ancora più repressive. Ha fatto anche esplodere il problema delle disuguaglianze"

Pur se apparentemente lontano dalla politica, anche da direttore della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi la voce di Enrico Letta non è mai mancata, e le sue analisi della situazione nazionale e internazionale non sono mai banali. Oggi vede l’Europa a un bivio positivo, “potrebbe nascere quel pilastro sociale” che ancora non c’è; in Italia “c’è bisogno di unità” per gestire anche un momento come questo con risorse davvero “eccezionali”. E ancora, sottolinea che "La ripartenza del Paese non può che passare dalla famiglia".

Il coronavirus pare allentare le sue spire, è di nuovo possibile muoversi liberamente tra le Regioni e dall'Europa – che “manifesta di aver ritrovato l'autentico spirito della sua integrazione”, per citare le parole del presidente della Repubblica – arriverà per l'Italia un volume di risorse eccezionale. Però, ammonisce Giuseppe Conte, "bisogna saper spendere bene" e occorre mettere a punto "un progetto di Paese"

Nelle scorse settimane il presidente Mattarella ha più volte invitato all’unità, che si basa sul rispetto reciproco. La sola strada per partire ed arrivare alla realtà delle attese concrete dei cittadini, valorizzando le risorse e superando quel reticolo di fazioni, interessi, conflitti che ciclicamente ci penalizza. Si può fare, ma dobbiamo darci concretamente da fare. È il senso della festa della Repubblica, una repubblica plurale, che valorizza e coordina le differenze e tutte le soggettività, non teme di riferirsi a valori alti. Tanto più quest’anno, in cui tutto sembra in discussione. E rischia di rimanere uguale, se non peggiore, se non facciamo sentire chiara e forte la nostra voce

L'applicazione smartphone che ci permetterà di convivere con il virus arriverà a metà giugno in tutta Italia. Filippo Urbani Neri spiega i principi alla base del suo funzionamento