Idee

Festa della mamma. Una ricerca dell’istituto Toniolo mostra come le differenze di genere presenti in Italia siano accentuate dalla pandemia: mansioni domestiche non retribuite, mancato equilibrio tra lavoro e vita familiare, difficoltà di accesso all’occupazione, discriminazioni. “Eppure le donne rimangono una risorsa essenziale, vanno valorizzate”

“Nel 1950 l’Europa si trovava in una situazione di crisi, fisicamente ed economicamente devastata dagli effetti della Seconda guerra mondiale, e sul piano politico alla ricerca di una via per impedire il ripetersi degli orrori della guerra. In questo periodo buio, il 9 maggio il ministro degli Esteri francese Robert Schuman presentò il suo piano inteso a permettere all’Europa di raggiungere questo obiettivo, proponendo la creazione di istituzioni comuni per far sì che la guerra diventasse non solo impensabile ma anche materialmente impossibile. Le sue parole hanno cambiato il corso della storia e hanno posto le basi su cui la sua generazione e le generazioni successive hanno costruito l’Unione europea che conosciamo oggi”.

Il 9 maggio ricorre il 70° anniversario della Dichiarazione Schuman, che fu alla base della creazione della Ceca e poi della Cee. Si trattava di ridare la pace al vecchio continente reduce da due guerre mondiali. L’idea di fondo, spiega lo storico Guido Formigoni, era che "nessuno Stato europeo poteva pensare, nel nuovo mondo dei giganti, di affermare da solo i propri interessi". Oggi le sfide sono altre, ma non meno complesse: occorre un'azione coraggiosa per rispondere alla crisi generata dal coronavirus. "Il sovranismo si accontenta di propaganda sul 'prima noialtri', sul fare a meno dell’Europa: ma in fondo a questa strada i cittadini rischiano la delusione". L'Ue deve essere capace di mobilitare "risorse straordinarie per rilanciare il sistema sociale ed economico europeo così duramente provato". E se il 9 maggio diventasse una festività anche in Italia? "Un’idea da studiare..."

Nell’incontro di oggi tra l’Alleanza contro la povertà e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, le associazioni hanno ribadito l’urgenza di interventi strutturali sul Reddito di cittadinanza, rispetto ad una misura emergenziale. Rossini: “Agire attraverso il Rdc significa dimostrare che è in grado di far fronte ad una situazione di grande difficoltà”

In un testo inedito raccolto dal Csv Umbria per “#iorestoacasa e ascolto una storia” la voce di due adolescenti sospesi tra la vita di prima e il ritorno a una normalità che non sarà più la stessa. Continua la raccolta di audio e video realizzati da volontari durante l’emergenza Coronavirus

Per capire la rilevanza di questa innovazione, bisogna richiamare il dibattito molto serrato –  e spesso polemico – che si è svolto in questi mesi sui dpcm e sul mancato coinvolgimento del Parlamento nelle misure anti-contagio. La nuova norma, frutto di un accordo tra le forze di maggioranza e con il via libera dello stesso Governo, è costruita sul modello della procedura prevista per coinvolgere il Parlamento in occasione delle riunioni del Consiglio europeo: il premier riferisce alle Camere circa la posizione che andrà a sostenere in quella sede e le Camere, dopo un dibattito, esprimono degli indirizzi non vincolanti ma di cui il Governo evidentemente non potrà non tener conto. Un passaggio analogo, quindi, sarà previsto anche per i dpcm, tranne che nei casi di estrema urgenza in cui la verifica parlamentare sarà successiva.

Una parte degli avvocati, esperti di immigrazione, pensa ad applicare il permesso, previsto dal decreto Salvini, per la situazione legata al coronavirus. Lo Faro: “Una possibilità, permette di lavorare e iscriversi al servizio nazionale”. Zorzella (Asgi): “Temporaneo e non convertibile, può diventare una trappola”

Il Centro Clinico ha rafforzato il suo impegno di presa in carico dei propri pazienti anche "a distanza": 1840 consulti clinici e interventi, 332 accessi agli ambulatori in chiamata e videochat di supporto psicologico e oltre 415 chiamate al servizio di nurse coach

Chi sta dietro una app di tracciamento? A che scopo fornire dei dati personali? Per quanto tempo può durare questo sistema di monitoraggio? Sono le grandi domande cui bisogna rispondere per comprendere se la app "Immuni", confermata dal nostro Paese per combattere la diffusione del Covid-19, sia uno strumento utile per la società o no. Questioni importanti che ne aprono altre, anche e soprattutto di tipo sociale e umano. Per fare chiarezza il Sir ha intervistato padre Paolo Benanti, francescano, docente di Teologia morale ed etica delle tecnologie alla Pontificia Università Gregoriana e accademico della Pontificia Accademia per la Vita.