Se una cittadina o un cittadino straniero in Italia offriranno o meno il loro contributo alla crescita del Paese dipenderà dalla loro capacità di inserirsi nel sistema sociale e dalle possibilità e opportunità che sono loro offerte.
Idee
I ragazzi che si buttano senza attendere i soccorsi nel lago per salvare l’amico ghanese sono il segno della speranza.
Spesso per i ragazzi la fine della scuola si accompagna alla preoccupazione di non sapere assolutamente come gestire il tempo improvvisamente svuotato dai riti quotidiani.
Oggi parliamo molto (forse troppo) dei giovani e poco con i giovani. Questo uno dei tratti più deleteri dell’approccio attuale.
Se si dà acqua alle radici, il tronco e la chioma ringraziano. Il “ritorno” di un latino piegato tra l’altro alle nuove necessità linguistiche è uno sguardo verso il futuro, per capire meglio, per migliorare se stessi e il mondo. Oltre che aprire la mente e lo spirito
Nei prossimi giorni si capirà se il disimpegno verrà confermato o se si troveranno accordi intermedi. In sostanza ora il Governo minaccia di non dare i contributi pubblici (27 milioni) che nell'ormai lontano 2014 avevano favorito l'insediamento industriale. Emergono scarse verifiche sugli impegni presi dalla multinazionale, c'era qualche segnale premonitore ora più interpretabile. Se Whirlpool sarà una battaglia sindacale aperta, dall'esito incerto, almeno serva da lezione per il futuro; per selezionare quelle imprese che inseguono quote di mercato in Italia e non quelle a caccia dei contributi pubblici. Anche perché incentivi statali ce ne saranno pochi, preziosi, e in quella competizione vinceranno i Paesi con i conti pubblici più in ordine
Non sono ancora chiare le modalità con le quali l’adolescente olandese ha posto fine alla sua esistenza. Rimangono la solitudine di una ragazzina che era già morta dentro, quello che appare come il fallimento della comunità clinica e l’orrore di una legge mascherata di falsa pietà. Per la neuropsichiatra del Bambino Gesù, le vittime di abuso non hanno necessariamente un destino segnato e una presa in carico integrale può aiutarle. La morte non è mai la soluzione
Dopo l’incontro di febbraio con tutte le conferenze episcopali, due Motu proprio del papa e le Linee guida per le diocesi italiane
Le elezioni europee, e alcune tornate amministrative e legislative, segnano il panorama continentale. Vienna e Bucarest sono scosse dagli scandali, Londra è nel caos e non si vede il punto di arrivo di un Brexit "regolato". E mentre la Spagna marcia verso sinistra, Polonia e Grecia tirano verso destra. In mezzo l'Italia, con il premier Conte che dà l'ultimatum ai partiti di governo
Continua l'impegno per garantire un ambiente sicuro per bambini, ragazzi e adulti vulnerabili. D'ora in poi vescovi e superiori saranno imputabili anche per eventuali omissioni o coperture. Ma la Chiesa non è un'azienda, norme e buone pratiche non bastano
Vicende come quella del Mercatone Uno, devono da un lato spronarci a ricercare strumenti e soluzioni diverse per risolvere le crisi aziendali, nella consapevolezza che non è possibile far gravare sulla fiscalità generale il costo di aziende divenute ormai non competitive o non sostenibili finanziariamente. E, dall’altro, ad aiutarci a riflettere sulla necessità di riscoprire le ragioni del nostro stare insieme, di condividere le nostre risorse materiali e umane cooperando per raggiungere, tutti insieme, ciascuno con il proprio lavoro, obietti di crescita economica e sociale. Solo così potremo sperare in una società più inclusiva e solidale
Il rapporto evidenzia che le disparità rintracciate tra i singoli e tra le famiglie accompagnano quelle che riguardano le comunità
L’idea di Europa indica di per sé una comunità, ma nel rispetto delle individualità e nella coscienza di radici comuni.
Come cristiani non possiamo più stare a guardare la storia che passa. È giunto il tempo di lasciare i nostri luoghi protetti, per addentrarci nei sobborghi dei poveri spesso tanto intrisi di umanità, per imparare dagli abbandonati della società la vita autentica che viene da Dio. E noi come stiamo vivendo da profeti nella storia, in opere e parole, come Gesù?
"Chi opera nel mondo della comunicazione contribuisce alla ricostruzione del tessuto comunitario con la propria disponibilità a mettersi in gioco e 'fare rete', nell’attenzione a lavorare fattivamente a servizio della verità. Lo fa attraverso 'l’ascolto e il dialogo, basato sull’uso responsabile del linguaggio'. Lo fa educando a non accontentarsi di un messaggio semplificato e diretto. Lo fa aiutando l’inclusione della persona rispetto al territorio culturale in cui vive". Ne è convinto don Ivan Maffeis, direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali della Cei, che riflette sul messaggio di Papa Francesco per 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, sull’ultimo numero del mensile “Vita Pastorale” (giugno 2019). Pubblichiamo il testo integrale della sua riflessione.