Idee

25 anni fa nasceva a Vo', sui Colli euganei, la prima unità pastorale della diocesi. Un'esperienza pionieristica, quella promossa dall'arcivescovo Antonio Mattiazzo, che all'epoca suscitò critiche e contrasti. Don Alberto Peron, oggi parroco dell'unità pastorale di Arsiè, parte da quell'anniversario e ripercorre gli anni trascorsi in up a Vo', a Cona e ora ad Arsiè. Per domandarsi: quali sono le premesse indispensabili perché l'unità pastorale possa funzionare? Cosa è chiesto alle comunità parrocchiali e cosa è chiesto ai preti chiamati a farne parte?
Come si alimentano scelte di fraternità tra parrocchie? Ha senso un'unità pastorale seguita da un solo prete? E quanto conta, per l'unità pastorale, l'unità presbiterale? Il dibattito è aperto... sulla Difesa del popolo di domenica 7 ottobre.

L'educazione finanziaria è come l'educazione stradale, alimentare, alla salute, al corretto uso delle risorse e altre buone pratiche. È utile. Va a completare il lavoro di assistenza alle comunità e ai soggetti più deboli che viene svolta dagli enti locali, dalle parrocchie e dal volontariato. Si parte da un dato molto negativo di 63 italiani su 100 che non hanno conoscenza dei criteri base dell'economia. Anche fra i giovani 20 su 100 faticano a comprendere inflazione e altro. Seguire l'evoluzione dei mercati finanziari in queste settimane delicate aiuta la comprensione dell'economia e della politica

A vent’anni dalla sua emanazione, l’enciclica di Giovanni Paolo II rimane di stringente attualità per il suo insistito richiamo a un fecondo dialogo tra pensiero razionale e sapienza religiosa nella ricerca della verità. Andando oltre le gabbie del contingente

Una lettura pacata e attenta del documento e il confronto con quel che ha inteso essere ed è effettivamente stato in questi decenni il Sinodo dei vescovi consente di farsi una idea più precisa, capace di mettere in luce gli indubbi elementi di novità, l'orizzonte teologico dentro cui viene collocato il Sinodo dei vescovi e, insieme, quel che rimane ancora da pensare

"Viviamo da troppo tempo l’illusione che la libertà sia come l’acqua e la sprechiamo. Invece pace, libertà, sviluppo e giustizia non sono parole, ma i punti cardinali di una visione universale della vita fondata sul riconoscimento delle fragilità umane". È il parere di Giuseppe Tognon, professore di Storia dell’educazione alla Lumsa di Roma e presidente della Fondazione trentina Alcide De Gasperi

Anche quest'anno la storica marcia ideata il 24 settembre 1961 dal pacifista Aldo Capitini mette in cammino da Perugia ad Assisi (24 km) decine di migliaia di persone e centinaia di associazioni, sindacati, scuole, enti locali, a testimoniare la presenza di una società civile che crede nei valori, che vuole costruire anziché distruggere, collaborare anziché competere, tutelare i diritti delle persone anziché sfruttare.

La delicata partita fra rispetto degli impegni presi con l'elettorato e quelli di non sforare con l'Europa sta iniziando. Il Governo non vede contraddizioni e cercherà di esaudire entrambi. Ogni cittadino potrà seguire l'evoluzione dei principali capitoli: Flat Tax, reddito di cittadinanza, riforma Fornero. Le ipotesi sono tante e probabilmente le proposte definitive emergeranno a ridosso del 27 settembre. Con un occhio ai sondaggi e l'altro ai termometri istituzionali e di Borsa

Per essere ovunque suoi testimoni autentici, Gesù ci chiede di verificare le nostre relazioni. Ci invia in ogni luogo a metterci accanto ad ogni altro e a fare il primo passo in favore dei più poveri, per realizzare insieme la missione che il Signore ci affida. Ci invita a costruire una società fondata sul rispetto dei diritti fondamentali e personali, sull’amicizia, sulla giustizia, sulla solidarietà, sulla condivisione, sulla pace, sull’accoglienza anche del diverso, sul valore di ogni povero... Solo allora il Vangelo diventa realtà e la storia, illuminata dalla presenza dello spirito di Dio, diventa la visualizzazione dell’amore Trinitario, dove ognuno sente la bellezza del proprio e altrui esistere

Dopo il voto del Parlamento europeo sulla deriva illiberale del governo ungherese – e con lo sguardo anche alla politica interna – facciamo il punto con uno degli analisti italiani più autorevoli, Paolo Pombeni. Nella sua vasta attività scientifica, Pombeni è stato anche titolare degli insegnamenti di storia dei sistemi politici europei e storia dell'ordine internazionale presso la Scuola di scienze politiche dell'Università di Bologna