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Intervenendo domenica sera 5 novembre su France 2, il ministro dell’interno Gerald Darmanin ha detto che dal 7 ottobre scorso, giorno in cui Hamas ha sferrato il terribile e sanguinoso attacco contro Israele, la Francia ha registrato 1.040 atti contro gli ebrei. La situazione più critica si registra a Parigi dove la procura sta già indagando sull'affissione di decine di stelle di David sugli edifici intorno alla città e nei suoi sobborghi, considerate una minaccia per gli ebrei

La campagna: “Il decreto intende incentivare e rafforzare la lotta alla ‘ludopatia’, ma le otto misure individuate, facendo riferimento quasi esclusivamente al gioco ‘responsabile’, oltre a proporre una lettura della patologia che rimanda alla responsabilità del giocatore, rischiano di essere inefficaci in assenza di una legge quadro nazionale che normi il settore riducendo l’offerta”

"Non si può pensare che Israele non abbia il diritto di vivere, di esistere e di stare. Lo stesso vale per il popolo palestinese. Sono due diritti e uno non è superiore all’altro": così, in una intervista al Sir,  il card. Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Oessh), esprime la sua preoccupazione per la guerra in corso tra Israele e Hamas. "Non si può pensare - afferma - che Israele non abbia diritto di esistere, ma questo vale anche per i Palestinesi. Se non superiamo questa divisione è difficile venire fuori dall’attuale situazione dove si vive drammaticamente".

L'arcivescovo di Modena e Carpi ad Avvenire spiega che "perché sia davvero commemorazione, e non solo intimistico ricordo, la preghiera per i defunti va estesa anche ai nomi scartati, cancellati o mai registrati, di cui solo Dio ha memoria".

“Per favore, vi chiedo di giudicare con benevolenza. E di pregare perché il Papa – chiunque sia, oggi è il mio turno – riceva l’aiuto dello Spirito Santo, sia docile a questo aiuto”. Benevolenza non significa chiudere gli occhi ed accettare qualsiasi decisione o proposta a priori perché lo ha detto il Papa, significa entrare in una dinamica di grazia, di comunicazione dell’Amore Trinitario, notoriamente folle e straripante, che ha uno sguardo più ampio e chiede a chi vuole vivere e testimoniare il Vangelo, di guardare al Pastore - di turno! - come a Colui che riceve una benedizione che lo supera

Per fortuna il 31 è una vigilia, e questo significa che racchiude in sé il germe di una possibilità diversa: è possibile vivere senza maschere, aprire gli occhi, farsi ferire il cuore dalla morte e dall’amore, e iniziare a essere davvero umani. Che tutto questo sia possibile ce lo dimostrano la vita e la morte di ogni singolo Santo, e domani ce lo ricorderanno tutti insieme, in un coro di tifo e di speranza per noi che la nostra vera fisionomia non l’abbiamo ancora raggiunta